La Lettura, 29 gennaio 2023
Da "In punta di penna" di Yukio Mishima (Feltrinelli)
Da Yama Tobio a Kori Mamako
Non mi piace, non mi piace per niente l’andazzo che hanno preso le cose. Per strada incontro la dolce Mitsuko, gli occhi che le brillano, e non mi viene a raccontare che Takeru le ha chiesto di sposarla?
Le condizioni per un matrimonio non ci sono ancora,dice, ma siccome lo amo, cercheremo di capire insieme con calma come compensare quello che ci manca, e avanti così come se niente fosse, hai capito? con quel suo faccino delizioso. A me, poi, che quella volta le avevo chiesto così appassionatamente di avviare tra noi un sano rapporto di sesso!
Non va bene. Non va bene no. No che non va bene.
Tale la rabbia che una volta a casa ho dato un pizzicotto a uno dei mei amati gatti, col risultato che si è infuriato e mi ha graffiato, e ora ho il dorso della mano tutto ferito. Quando dici che le disgrazie vengono sempre in coppia. Però ormai ho quarantacinque anni, e arrabbiarmi non significa più solo sfogare le emozioni.Dall’alto della mia lunga esperienza ti posso dire che la ragazza non è tipo da accettare un matrimonio che la costringa a rimboccarsi le maniche in cucina. Basta guardarla in faccia. Visetto compatto, occhi grandi, nasino adorabile, una pelle che a toccarla ti sembra di accarezzare la superficie compatta di un budino, ma su quella spensieratezza è spalmata un’ambizione di vita mantecata come un gelato, che per essere inghiottito prima che si sciolga ha bisogno di un appetito vorace. E un appetito vorace significa innanzitutto essere in grado di mantenersi.
Un ragazzo come Hono Takeru, con potenzialità pari a zero, non ha le qualifiche per sedersi a una tavola così imbandita. Ma anche Mitsuko, per quello che lascia intuire il viso, ha un desiderio sfrenato di vita. Ma non di vita da conquistare con i propri sforzi, quel viso chiede piuttosto di assaporare ogni forma possibile e immaginabile di lusso e piacere,ma sempre appoggiandosi a qualcuno. Costretta a sottrarre qualche soldo dallo stipendio del marito o a integrarlo con lavoretti di cucito a casa, con la borsa della spesa al braccio davanti al pescivendolo a chiedersi che fare di fronte al rincaro dei prezzi, quel viso sarebbe come un attore sul palco in un ruolo sbagliato, non durerebbe neanche un mese.
È sicuramente quel suo carattere avventato che le ha fatto pensare al matrimonio, l’impulso del momento. Quello è un viso che lascia intendere altro, vuole farsi coccolare da un uomo adulto, chiede che gli si compri una pelliccia di visone.
Con questo non voglio dire che sia una prostituta. Sto solo dicendo che è il tipo di persona che vuole godersi i piaceri della vita (inclusi quelli materiali). E a maggior ragione, allora, che c’entra quello spiantato apprendista di teatro?... Nella lettera che ho spedito l’altra volta le chiedevo espressamente di fare sesso, e la tattica non ha funzionato.Stavolta ne voglio adottare una diversa. Seguirò una doppia strategia. Da un lato ascolterò tutte le sue confidenze con l’espressione di chi tiene celati i propri pensieri, la riempirò d’attenzioni, e ogni tanto magari le comprerò qualcosa che le piace. Dall’altro smonterò pezzo per pezzo l’immagine di Hono Takeru. Non certo mettendomi tutto d’un colpo a ricoprire di critiche il giovanotto, il che mi farebbe solo apparire geloso senza alcun vantaggio.
All’inizio sembrerà al contrario che faccia di tutto per incensarlo, che per il loro bene sarei disposto a dare qualunque consiglio. Mi mostrerò pentito per la morbosità dei miei pensieri di un tempo, darò a vedere di voler diventare l’angelo custode della loro relazione, proprio come uno «zietto gentile e comprensivo»,fino a conquistare la sua fiducia.
«Per la vostra felicità sono pronto a fare di tutto. Chiedi pure ogni volta che ne avrai bisogno, saprò esserti d’aiuto». Quale ragazza non gioirebbe di fronte a parole del genere? Poi, quando capirò che è arrivato il momento giusto, con l’aria più triste del mondo, le dirò«Mi è arrivata all’orecchio una brutta storia su Takeru, che avevo anche pensato di tenerti nascosta, ma all’idea che la venissi a sapere da qualcun altro e mi rimproverassi per avertelo taciuto...», mettendole la pulce nell’orecchio.
È la tattica di Iago nell’Otello, piantare il seme del sospetto e farlo crescere lentamente.Per quanto riguarda la brutta storia, nessuno più di te, mia splendida ingannatrice, sa con quale facilità si può inventare.
A questo punto però avrei bisogno dell’aiuto di un’amica fedele, quale tu sei.A naso, i genitori della dolce Mitsuko saranno assolutamente contrari a un matrimonio con uno come Takeru, e anzi dubito proprio che gliene abbia ancora parlato. Avere questa informazione in mano mi metterebbe in una posizione di grande vantaggio. Riusciresti a fare qualche piccola indagine, con l’abilità che ti conosco? Non è necessario che ti spinga a dirgli che la figlia ha intenzione di sposare Takeru. Mi basta che sondi se lo sappiano o meno. Mi auguro che tu scelga di stare dalla parte di un’amicizia di lunga data come la mia, piuttosto che da quella di una gioventù ingrata. Alla mia adorata Kori Mamako, sempre sempre così giovane, sempre così bella, sempre così generosa di cuore.