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 2023  gennaio 27 Venerdì calendario

Intervista a Lda, il figlio di Gigi D’Alessio

«Mi lasciavano bigliettini sopra al banco: Dov’è tuo padre?. Sapevano che la sua assenza era il mio tallone d’Achille: mi hanno distrutto, psicologicamente parlando. Oggi ho la risposta: Papà il 7 febbraio accenderà la tv e farà il tifo per me a Sanremo. Quelle canaglie, invece, probabilmente a quest’ora staranno ancora scrivendo bigliettini», dice Luca D’Alessio, in arte LDA. Dalla scuola di Amici al palco dell’Ariston: sono bastati il Disco di platino del singolo Quello che fa male e l’oro di Bandana per convincere Amadeus a portare il 19enne cantautore napoletano figlio di Gigi, che però non sarà con lui nella serata dei duetti: al suo fianco ci sarà invece Alex Britti in gara tra i big del Festival di Sanremo 2023 con Se poi domani.
Chi sono le canaglie di cui parla?
«I miei ex compagni di classe. Approfittarono delle mie debolezze per ferirmi, quando cominciò a circolare la notizia legata alla separazione dei miei genitori. Non riuscivo a rispondere: non ero abbastanza forte. La popolarità di papà non me la vivevo bene».
Perché?
«Non lo vedevo mai. Ho pochissimi ricordi insieme a lui: era sempre in giro per lavoro».
Era geloso?
«Molto. Avrei voluto averlo tutto per me. Non accettavo l’idea di doverlo dividere con tante persone. All’epoca ero troppo piccolo per capire che se stava in giro tutto l’anno, lo faceva per me e per i miei fratelli: per non farci mancare nulla».
Di Anna Tatangelo è mai stato geloso?
«Di Anna mai. Noi due abbiamo sempre avuto un buon rapporto. Quando i miei divorziarono, nel 2014, ero già abbastanza grande per capire che lo avevano fatto per il bene di tutti: lei non c’entrava niente».
Gli attacchi di panico di cui ha sofferto anche ad Amici sono legati alle cattiverie subite durante l’adolescenza?
«In parte. Il primo l’ho avuto quando mamma è stata male».
Cosa aveva?
«Tossiva tutti i giorni. Ero preoccupato per lei. Feci la stupidaggine di cercare su Internet i sintomi: tumore al polmone, il primo risultato. Fortunatamente la diagnosi dei medici fu diversa: aveva un piccolo addensamento polmonare. Si è curata, sta bene e non ho più paura per lei, ma gli attacchi di panico non sono andati più via».
Come ha reagito suo papà quando Amadeus ha annunciato la sua partecipazione al Festival?
«Eravamo al telefono e siamo scoppiati a piangere entrambi. Voglio renderlo il padre più orgoglioso del mondo. E vendicarmi di quei bulli».
Deve crescere a forza di porte sbattute in faccia, ha detto di lei: pensa di averne prese abbastanza, finora?
«Un po’: ho tutta la faccia gonfia (ride). Soprattutto prima di Amici. Mi presentavo fuori dagli studi dei produttori, senza dire niente a papà: mi dicevano che non avevano tempo. Non ho mai usato la sua faccia per avere successo: ho usato sempre la mia».
A chi le dà del raccomandato come risponde?
«Se non fossi un figlio d’arte, probabilmente anche io sarei scettico nei confronti del figlio di Gigi D’Alessio che va in gara a Sanremo. Ma al Festival dimostrerò che se sono arrivato qui, il cognome non c’entra: ho le potenzialità. E le idee chiare».
Su cosa?
«Sulla mia musica. Se poi domani, la canzone che presenterò in gara, l’ho scritta in mezz’ora la scorsa estate, insieme a mio cugino Francesco: è nata chitarra e voce. Il giorno dopo avrei dovuto incidere un reggaeton. Ci ho ripensato all’ultimo: non fa per me. Porto avanti la tradizione neomelodica, contaminandola con linee melodiche più pop e sonorità urban. Se poi domani, che anticipa il mio nuovo album Quello che fa bene (uscirà il 17 febbraio, ndr), è una canzone d’amore normalissima. Forse la sua forza, paradossalmente, sta in questo: la semplicità è ciò che la rende speciale».
Maria De Filippi l’ha sentita?
«Sì. L’ho ringraziata per avermi dato un’opportunità enorme, ad Amici. Mi ha dato consigli personali: Non ti far prendere dalle ansie come facevi ad Amici. Spero di rendere orgogliosa anche lei di me».
Attacchi di panico ne ha già avuti?
«Non ancora. Forse perché la competizione non mi tocca più di tanto: di sfide e classifiche ne ho già fatte tante ad Amici. Già so quello che potrei provare se arrivassi ultimo. Non il cantante, eh: ultimo in classifica (ride)».