Il Messaggero, 27 gennaio 2023
La vita privata di Giorgia
ROMA La «paura di non essere all’altezza», motivo per cui «non smetto mai di studiare». L’orgoglio di essere la prima premier donna della storia d’Italia (anche se da presidente del Consiglio la vita «è diventata più frenetica»). E poi la fortuna di avere al proprio fianco una famiglia che la sostiene, a cominciare dalla figlia Ginevra e dal compagno Andrea, «che sa arrivare dove io non riesco». È una Giorgia Meloni privata e per molti aspetti inedita quella che si racconta a Donna Moderna, nel numero del settimanale in edicola da ieri. Dalle difficoltà di conciliare il lavoro da premier con la famiglia alle sfide vissute nei tre mesi a Palazzo Chigi («un grande frullatore» in cui «non ci si ferma mai»), Meloni non si nasconde. «La mia vita è più frenetica, ma non meno entusiasmante», racconta: «Servire la Nazione come presidente del Consiglio è un privilegio che va onorato ogni giorno». Un incarico che «ha reso ancor più complicato riuscire a conciliare famiglia e lavoro ammette il capo del governo ma cerco di mettercela tutta per ritagliarmi più tempo possibile per stare con Ginevra», anche perché «ho la fortuna, che tanti altri genitori non hanno, di poter contare su diverse persone che mi danno una mano».
LA FAMIGLIA
Una di queste è il compagno Andrea Giambruno, giornalista Mediaset: «Un padre straordinario, estremamente presente e attento, sa arrivare dove io non riesco». In più «non ha una visione distorta della donna», per cui «non vive con fastidio la possibilità di avere al fianco una compagna con una posizione più importante». Meloni svela l’insegnamento che vorrebbe trasmettere alla figlia: «Che le scorciatoie non esistono». E confessa i salti mortali per starle vicino nonostante gli impegni internazionali: «Faccio il possibile per accompagnarla a scuola», ma anche per «metterla a letto»: «Preferisco saltare il pranzo che tornare troppo tardi la sera spiega Non solo perché è importante per Ginevra e per Andrea, ma perché lo è per me».
Infine il timore di non essere all’altezza del suo compito: «Una sensazione che conosco bene», confessa il premier. «Sono cresciuta con l’idea di non meritare nulla. Ma conclude credo che questa paura sia anche la mia forza». Una paura che «mi spinge a non smettere mai di studiare, a essere pignola e a mostrare anche più di quello che sarebbe necessario».