La Stampa, 27 gennaio 2023
Intervista a Licia Colò
«Magari potessi dire che le cose sono migliorate e invece mi sembra che stiamo andando sempre peggio». Dal 30 gennaio Licia Colò torna su La7 con la quarta stagione di Eden – Un pianeta da salvare, il programma che va alla scoperta delle bellezze paesaggistiche e confessa la sua depressione sull’ambiente. Lei che è stata la prima in tv ad affrontare una questione che sarebbe diventata cruciale. «Ho più di 40 anni di tv ma a occuparmi di queste tematiche ho iniziato nel ’89 con un programma che si chiamava L’arca di Noè».
Nel frattempo si sono moltiplicati i programmi sull’ambiente. Li guarda?
«In realtà non vedo tanta gente che fa il mio lavoro, vedo tantissimi programmi su viaggi. Per me il viaggio è una conseguenza, mi muovo sempre nel mio mondo, ambiente, animali, tecnologie e scienza poi ovviamente se mi devo occupare di archeologia mi avvalgo della collaborazione di esperti, non faccio la saputella».
Ecco parliamo di ambiente. Come vede la battaglia di Ultima generazione? I ragazzi sono più sensibili dei genitori ?
«Non sono così ottimista sui giovani. Prendiamo i social, sono più gli influencer che parlano di ambiente o di moda? C’è poco interesse al di là di quei gruppetti che tentano di attirare l’attenzione. Ma sono due gatti. Parliamoci chiaro. Anche Greta Thunberg è stata quasi dimenticata. Mi fa una gran tristezza. Purtroppo non abbiamo ancora imparato che bisogna prevenire invece che curare siamo sempre in emergenza. In questi giorni ho sentito che c’è l’emergenza nelle Marche per le piogge e il fiume che ha già creato danni l’anno scorso fa paura. Nella prima puntata c’è un servizio da Osimo e abbiamo parlato della gestione dei fiumi: non si può continuare a parlare di emergenza, bisogna intervenire. Ce lo dicono tutti, sappiamo quali sono le criticità ma non si interviene e se ne parla solo quando ci sono i morti».
È presente sui social?
«Credo che i social siano fondamentali ma purtroppo non ho il tempo. Ma non sono contraria. Io ho fatto tutta la vita tv ma la comunicazione sta cambiando. I social non sostituiranno la tv come la tv non ha sostituito la radio. Noi ragazzi di ieri non dobbiamo andare contro i social ma usarli come uno strumento prezioso».
Sua figlia è attenta all’ambiente?
«Ho pensato che fosse figlia di un’altra fino a poco tempo fa, vedevo che non era cresciuto niente e invece come i semi che rimangono in attesa della buona stagione in questo ultimo anno è sbocciata una pianta meravigliosa. Improvvisamente senza che io abbia mai fatto tanto, perché nessuno è profeta in patria. È la prova che i comportamenti valgono più delle parole, in ogni caso non ritengo che i figli debbano seguire i genitori. devono seguire la loro strada».
Che vedremo in Eden ?
«Nella prima puntata raccontiamo la Foresta nera, in Germania, parliamo di biomasse, del nuovo nucleare».
Lei è favorevole al nucleare?
«Io no anche se adesso che sono riusciti a fare la fusione nucleare questo potrà essere il futuro e in quel caso sarei favorevole. Il nucleare di nuova generazione adesso non esiste. Quando sento parlare di tornare al nucleare penso sia ridicolo. In Germania nel 2023 chiudono l’ultima centrale. Tutti tornano indietro e noi che facciamo torniamo al nucleare? I danni enormi che fa il nucleare non li possiamo controllare con nostri occhi. Il fiume che esonda lo vediamo. Non abbiamo ancora risolto il problema delle scorie, c’è il segreto su dove saranno questi siti. Il fatto stesso che si deve mantenere il segreto significa che qualcosa non va».
Cosa possiamo fare noi tutti per dare una mano?
«Non dobbiamo essere complici del menefreghismo: dobbiamo fare la raccolta differenziata e scelte alimentari differenti, non si parla mai di allevamenti intensivi che hanno una percentuale altissima nell’inquinamento del Pianeta e sono torture atroci per gli animali. Quando si parla di cambiamenti climatici non è che dobbiamo passare solo alle macchine elettriche, dovremmo cambiare l’alimentazione. Che promozione c’è del cambio di alimentazione rispetto alla macchina elettrica?».
Ottimista per il futuro?
«Se dovessi dare una risposta razionale no, ma credo che si debba essere ottimisti, non farsi travolgere dal buio. Voglio continuare a guardare la luce e non accettare che le cose finiscano male».