Corriere della Sera, 27 gennaio 2023
Il tonfo di Adani in borsa
Uno Zeppelin è apparso, minaccioso, nei cieli dell’uomo più ricco d’Asia. E probabilmente sta mettendo in imbarazzo anche il primo ministro indiano Narendra Modi. Hindenburg Research – una finanziaria di New York famosa per trovare società che hanno gonfiato in Borsa i prezzi delle loro azioni in modo illegale – ha emesso un comunicato mercoledì mattina nel quale accusa di frode una serie di società del gruppo controllato dal miliardario indiano Gautam Adani. E ha annunciato di avere preso posizioni «corte» contro di esse, cioè di avere scommesso sulla caduta dei loro valori sui mercati. Il gruppo di Adani, spesso definito «il Rockfeller di Modi» per la sua amicizia con il premier nega ogni addebito e minaccia ricorsi.
Il nome Hindenburg Research richiama il disastro del dirigibile costruito dalla Luftschiffbau Zeppelin che nel 1937 prese fuoco nel New Jersey, proveniente dalla Germania, e provocò la morte di 35 persone. Il fondatore della finanziaria, Nathan Anderson, ha scelto di chiamarla così per ricordare «i disastri fabbricati dall’uomo».
Il disastro sul quale è intervenuto ora è, a suo parere, l’intreccio di società del gruppo Adani (ne ha individuate sette) che avrebbero manipolato i prezzi di Borsa delle loro azioni e compiuto irregolarità contabili usando un labirinto di controllate basate nelle Isole Mauritius. La Hindenburg sostiene anche che l’indebitamento del gruppo è tale da non giustificarne i prezzi di mercato, negli scorsi anni saliti moltissimo. E ha stilato 88 domande alle quali si augura che «l’Adani Group sia così gentile da rispondere». In parallelo, la finanziaria ha comunicato di avere venduto allo scoperto azioni del gruppo, cioè di avere scommesso sul loro deprezzamento in Borsa. In effetti, mercoledì i titoli del gruppo sotto accusa hanno perso una dozzina di miliardi di capitalizzazione (in parte recuperati ieri).
Il gruppo
Nel mirino ci sono sette società del gruppo controllato dal magnate indiano
La conglomerata indiana ha definito l’analisi di Hindenburg «una combinazione maliziosa di disinformazione selettiva e di accuse stantie, senza basi e screditate». E sospetta che sia stata pubblicata per colpire aumenti di capitale per 2,5 miliardi di dollari che Adani ha in programma per domani, venerdì.
Sulla solidità del gruppo indiano ci sono in realtà perplessità da tempo, soprattutto rispetto alle sue condizioni finanziarie e di indebitamento che non giustificherebbero valutazioni così alte in Borsa. Per dire, le azioni di una società della conglomerata, Adani Enterprises, negli scorsi tre anni sono salite del 3.300%.
L’indagine
Le ipotesi: prezzi delle azioni manipolati, irregolarità contabili con società offshore
Il gruppo basato ad Ahmedabad è enormemente diversificato: produzione e trasporto di energia, porti, economia verde, telecomunicazioni.
La crescita dell’impero è iniziata nei primi Anni Duemila nel Gujarat, lo Stato indiano più business friendly, al tempo governato da Narendra Modi. Quando questi è diventato primo ministro dell’India, nel 2014, gli affari dell’amico hanno prosperato: oggi, la ricchezza personale di Gautam Adani è valutata in quasi 130 miliardi di dollari. Affari accompagnati però da accuse di eccessiva vicinanza tra l’imprenditore e il capo del governo. Nel 2018, per esempio, Delhi decise di privatizzare sei aeroporti e per farlo cambiò alcune norme al fine di permettere di partecipare all’operazione anche entità senza esperienza nel settore. Alla fine, la gestione dei sei scali fu assegnata ad Adani, che di quel business non si era mai occupato. Lo scontro aperto ora dalla Hindenburg socchiude una finestra anche su questa rete di vicinanze tra uomini d’affari e governo, con sospetti di scambi di favori e timori per la creazione di monopoli da parte di grandi conglomerate: da qui la definizione di Adani come «Rockfeller di Modi».