la Repubblica, 23 gennaio 2023
La Chiesa perde consensi
Papa Francesco, Jorge Mario Bergoglio, è una figura di primo piano. Al di là e oltre il suo ruolo nella Chiesa. Negli ultimi mesi, in particolare, è stato al centro dell’attenzione pubblica. Anzitutto, in seguito alla morte di Joseph Ratzinger, Papa emerito Benedetto XVI, predecessore di Papa Francesco, che gli era succeduto nel 2013. Dopo le dimissioni, dettate, principalmente, dalla difficile compatibilità con gli ambienti vaticani.
Inoltre, si è parlato di Papa Francesco in seguito alle notizie delle sue “dimissioni possibili” (anche se non in tempi brevi), se le sue condizioni di salute divenissero critiche. In questo periodo, d’altronde, effettivamente non appaiono rassicuranti, a causa del ginocchio destro che lo ha costretto spesso su una sedia a rotelle.
Questi problemi suscitano preoccupazione ben oltre gli ambienti ecclesiali. Perché il Papa è una figura autorevole, alla guida di una istituzione importante come la Chiesa. Che, però, nel tempo ha perduto radicamento sociale.
D’altronde, circa il 20% degli italiani frequenta i luoghi di culto almeno una volta alla settimana. Quasi il 30% mai. Solo 10 anni fa, però, questa relazione era inversa. Inoltre, com’è noto, la frequenza alla messa e ai luoghi di culto è sempre più una “pratica praticata” dagli anziani. Che de-cresce in misura rilevante insieme all’et à.
Fra chi ha più di 65 anni, infatti, oltre il 26% afferma di andare a messa quasi ogni settimana. Una quota che si riduce al 12% fra le persone con meno di 30 anni. Questa differenza si accentua se si considera il “genere”. Visto che, fra gli uomini, il 14% dichiara una pratica religiosa “regolare”, mentre fra le donne questa componente supera il 21 per cento.
Per questo, la Chiesa resta “un” centro, se non più “il” centro, della società. Per questo suscita interesse e, come si è detto, polemiche. Alimentate, nuovamente, da cardinali e alti prelati che hanno svolto ruoli centrali nel corso del papato precedente. Come Padre Georg, il quale, nel libro, appena pubblicato, ritorce su Papa Francesco l’accusa, rivolta in precedenza a Ratzinger, di aver creato un “cerchio magico”, che “decide anche le nomine”.
Tuttavia, la fiducia nei confronti del Pontefice si conferma molto elevata. Espressa dai due terzi degli italiani. E, anzi, un po’ di più: 68%. Lontano dai picchi toccati 10 anni fa, al momento dell’elezione, quando sfiorò il90%. Cioè: un consenso praticamente unanime. Senza quasi distinzioni sociali, politiche...e religiose. Oggi la situazione è cambiata, ma il Pontefice continua a ottenere una fiducia largamente maggioritaria. La più elevata, insieme al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, tra i soggetti considerati nel sondaggio sul “Rapporto fra gli italiani e lo Stato”, pubblicato su Repubblica lo scorso mese. L’apprezzamento nei confronti del Papa raggiunge i livelli più elevati fra le donne e nelle classi d’età adulte e anziane. Ma è rilevante anche fra i più giovani (49%).
La pratica religiosa, ovviamente, influisce sensibilmente, su questo sentimento. Non solo verso Papa Francesco, anche verso la Chiesa.
È, invece, interessante osservare gli orientamenti in base alla posizione politica. Più specificamente, alle intenzioni di voto. Il grado di apprezzamento maggiore, sotto questa prospettiva, viene espresso dagli elettori del Pd (85%) e del Terzo Polo-Azione e Italia Viva (80%). Ma anche fra chi vota per FI gli indici di consenso risultano superiori al 70% (per la precisione, 73%). L’atteggiamento verso Papa Francesco, invece, appare più tiepido, ma comunque positivo tra i sostenitori del M5S e dei Fratelli d’Italia. L’indice decisamente più basso si rileva, invece, nella base della Lega. Un aspetto che non sorprende, viste le posizioni manifestate, in diverse occasioni, dall’attuale Pontefice riguardo all’accoglienza degli immigrati. Questione da sempre al centro delle strategie della Lega di Salvini. In senso simmetrico e contrario. Rivolto, cioè, apertamente alla “chiusura”. Dei porti e degli scali.
Nel complesso, fra gli italiani, si conferma l’orientamento già osservato altre volte, in passato, nelle indagini di Demos, presentate su Repubblica.
Papa Francesco, infatti, continua a ottenere un consenso elevato e trasversale. È la figura pubblica più popolare, fra gli italiani. Insieme al Presidente Mattarella. Il livello di fiducia nei suoi riguardi appare, di nuovo, molto più alto rispetto alla Chiesa. Nonostante le critiche che si levano, contro di lui, proprio nella Chiesa. In particolare, in ambiente vaticano. O forse proprio per questo. Perché il Papa non si è mai piegato alle pressioni “interne” al clero. E anche per questo, in effetti, si guarda ancora alla Chiesa di Francesco.