Corriere della Sera, 22 gennaio 2023
Rai, vince Fiorello
Se a gennaio la seconda rete Rai supera di poco il 5% di share nell’intero giorno, c’è un programma che triplica il suo ascolto medio e che si colloca in testa alla classifica dei più visti del canale (dopo il Tg delle 13.00): si tratta, ovviamente, di «Viva Rai2!» di Fiorello & C. Un programma che va in onda di prima mattina (alle 7.15, fino alle 8.00) ed in grado di portare l’ascolto della rete al 15%, una cifra da ammiraglia (e gli ascolti di quella fascia sono stati infatti sconvolti dal suo ciclone).
Gli spettatori affezionati all’appuntamento quotidiano con Fiorello sono via via andati aumentando: si è partiti poco più di un mese fa da 683.000 individui medi per arrivare ai 720.000 di giovedì scorso. Il programma ha il pregio di funzionare bene anche in streaming: la puntata dello scorso lunedì, per esempio, ha toccato in pochi giorni 140 mila stream (per un ascolto «aggiuntivo» che ha superato le 80 mila persone in quella puntata). Una bella boccata d’aria per la rete, da tempo in crisi di identità.
L’aspetto più significativo del programma, in termini di dati, è che riesce a raccogliere un pubblico giovane o molto giovane: quasi 20% di share fra i 15-24enni, per esempio. Ma anche di essere decisamente inter-generazionale (padri, madri e figli), col 22,4% di share sui 55-64enni. Più affezionate sono le donne (16,1% la share sul target), e soprattutto i laureati: 22,3% la share raccolta. Fiorello è anche decisamente nazional-popolare, come si sa: piace in Lombardia (15,5%) così come nella «sua» Sicilia (21,5%), in Emilia Romagna (20%) così come in Abruzzo (15,3%).
Insomma, una scommessa vinta, prima ancora che per gli ascolti della mattina (cosa che non guasta), soprattutto per l’identità della rete. Bisognerebbe «spalmare» Fiorello lungo tutta la giornata!