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 2023  gennaio 20 Venerdì calendario

TRENT’ANNI DI ORDINARIA LATITANZA – I TRUCCHI DI MATTEO MESSINA DENARO PER NON FARSI BECCARE, TRASFORMANDOSI IN UN MEZZO FANTASMA: È RIUSCITO A ELUDERE LE TELECAMERE DI UN BAR CHE SI TROVAVA A POCHI METRI DA CASA SUA E DOVE SONO STATI ARRESTATI 35 SUOI FEDELISSIMI. MAI PIZZICATO CON ALTRO BOSS, MAI FOTOGRAFTAO. IL PERCORSO DEI PIZZINI “DEVIATO” TANTO FAR CREDERE FOSSE IN TUNISIA E… -

[…] ma l'incredibile sequela di interrogativi che avvolge questa continua sparizione nel vento del più grande mafioso ricercato d'Italia. Perché spulciando tra gli atti dell'operazione conclusa lo scorso settembre con 35 arresti tra cui uomini di assoluta fiducia del reduce del triumvirato dei Corlenonesi non a caso indicati nelle intercettazioni come «quelli che appartengono a Messina Denaro», c'è una miniera di incontri fotografati e ripresi tra i boss, in testa Francesco Luppino (che non è parente dell'autista arrestato) uomo di (cieca) fiducia verso l'ex padrino. Le date: 20 ottobre 2019, 10 novembre, 10 dicembre, 21 dicembre, altri incontri figurano nell'anno successivo. Di "iddu" nessuna traccia. Non un fotogramma, non una ripresa che possa certificare – anche solo per compatibilità – un solo passaggio. Dettagli? Non proprio.

Perché i fatti, in un'indagine così complessa, vanno letti insieme e la diagnosi di tumore – che ha sicuramente influito sul ritorno definitivo nella provincia roccaforte del latitante – è stata statuita all'ospedale Abele Ajello di Mazara del Vallo (a nome Andrea Bonafede, of course). Prelievo dei tessuti il 17 novembre 2020, esito dell'esame istologico 24 novembre 2020: quasi due anni e mezzo fa, a sua volta compatibile col tempo trascorso dalla ristrutturazione del presunto bunker di Messina Denaro in via Maggiore Toselli. Ergo; la speranza di vederlo c'era, ma lui è rimasto un'ombra.

Come quella che aleggia su una strana coincidenza. Circa 6 anni fa gli investigatori che monitoravano uomini d'onore della provincia di Trapani legati mani e piedi al boss si convincono che c'è un pizzino che deve «tornare» a Mazara del Vallo proprio da lui, in persona. Telefoni intercettati, ambientali ovunque, ma il messaggio scritto non «torna indietro» prima di una decina di giorni. Esattamente la durata dello sciopero dei pescatori del luogo. Ed è lì che più di uno si fa l'idea che Messina Denaro possa essersi temporaneamente trovato in Tunisia. Ma il copione è stato identico per quando, in passato, si ebbe la sensazione forte che si trovasse all'estero: Inghilterra, Spagna, Sud America. Anche lì, ad ogni passo avanti, indietro tutta perché tornava fantasma. […]