Estratto dell'articolo di Fabrizio Cicchitto per Libero Quotidiano, 20 gennaio 2023
"L’ATTUALE DESERTO DEI TARTARI POLITICO È DERIVATO DALLA VIOLENTA OPERAZIONE MEDIATICO-GIUDIZIARIA TENUTA NEGLI ANNI ’92-’94 DI CUI CRAXI È STATO LA PRINCIPALE VITTIMA" – IL SOCIALISTA FABRIZIO CICCHITTO IN GLORIA DI BETTINO: "LE COSE PER IL PSI DI CRAXI SI COMPLICARONO QUANDO CROLLÒ IL COMUNISMO IN URSS. I POTERI ECONOMICI FORTI IN ITALIA (LA FIAT, CUCCIA, DE BENEDETTI) RITIRARONO LA LORO DELEGA AI TRADIZIONALI PARTITI DI GOVERNO E…" – LA DECISIONE SBAGLIATA DEI RAGAZZI DI BERLINGUER (OCCHETTO, D’ALEMA E VELTRONI) -
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Paradossalmente le cose si complicarono anche per il Psi di Craxi quando crollò il comunismo in Urss e nei Paesi dell’Est europeo. Le cose si complicarono per due ragioni di fondo: per un verso, venuto meno il pericolo comunista, i cosiddetti poteri economici forti in Italia (fondamentalmente la Fiat, Cuccia, De Benedetti) ritirarono la loro delega ai tradizionali partiti di governo (la Dc, Psi, partiti laici) e fecero partire dai loro giornali la tematica dell’antipolitica e dell’antipartitocrazia.
Per altro verso ci fu la scelta del nuovo gruppo dirigente del Pci-Pds, (i cosiddetti ragazzi di Berlinguer: Occhetto, D’Alema, Veltroni) che scartò la proposta dei miglioristi di dar vita con il Psi a un grande partito riformista e socialdemocratico e mirò, invece, a prendere il posto del Psi nell’area di governo puntando le carte sulla sua distruzione. L’occasione fu costituita quando decollò la tematica sul finanziamento irregolare dei partiti, la cosiddetta Tangentopoli.
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il pool di Mani Pulite seguì la linea dei due pesi e delle due misure, colpì in modo durissimo tutto il Psi, i parti ti laici e il centrodestra della Dc e invece letteralmente salvò il nucleo ristretto del gruppo dirigente del Pds e quello della sinistra Dc. In questo quadro, Craxi fu trattato come una sorta di nemico pubblico numero uno, il cinghialone da braccare e da sbranare, forzando anche molte norme del Codice di procedura penale, a partire dal segreto istruttorio. Non a caso allora il cosiddetto circo mediatico e giudiziario si fondò su tre pool fra loro comunicanti: il pool dei pm, il pool dei direttori dei quattro principali giornali (Corriere della Sera, Repubblica, Stampa, Unità) e il pool dei cronisti giudiziari.
Qualora la metodologia adottata contro Craxi fosse stata seguita negli anni Quaranta-Settanta, De Gasperi, Fanfani, Moro, Bisaglia, Piccoli, Donat-Cattin, per un verso e sull’altro versante Togliatti, Longo, Secchia, Amendola e tutti i segretari amministrativi del Pci, si sarebbero trovati negli stessi guai in cui si ritrovò Craxi. L’attuale deserto dei tartari per quello che riguarda la qualità del sistema politico italiano è derivato per larga parte da questa violenta operazione mediatico-giudiziaria tenuta negli anni ’92-’94 di cui Bettino Craxi è stato la principale vittima.