Corriere della Sera, 18 gennaio 2023
Pietà per il rider
Quando finalmente il fattorino ha suonato alla porta, l’ex assessore di centrodestra Andrea Bassi dice di averla spalancata con intenzioni bellicose: aveva ordinato gli hamburger alle sette ed erano già le nove e venti. Ma il suo dispetto è evaporato appena ha visto quel rider stanco e intirizzito, a bordo di una vecchia bici a cui non funzionava neanche il fanale, profondersi in scuse per il ritardo. Aveva dovuto pedalare per molti chilometri nel freddo della sera veronese fino a Bussolengo. Bassi gli ha proposto di entrare a rifocillarsi, ma il rider ha dato un’occhiata al suo padrone, l’algoritmo del telefono: ha inforcato la bici ed è ripartito verso un’altra consegna. Bassi quella notte non ha dormito bene. Ciò che aveva visto era la normalità quotidiana, eppure gli pesava sul cuore come una rivelazione: «Ma questo povero cristo cos’ha dovuto patire per portarmi a casa degli hamburger con patatine?», ha scritto su Facebook. Ha cercato un’espressione per definire il suo stato d’animo di cliente beneficiato dal sistema delle consegne a domicilio e non ha faticato a trovarla: senso di colpa. D’ora in avanti, ha deciso, i panini andrà a prenderli da solo, ma sa che nemmeno questa è la soluzione. Il prossimo passo delle multinazionali sarà sostituire i rider con dei droni per i quali nessuno si commuoverà. Servirebbero diritti, servirebbe la politica: quella che Bassi ha abbandonato pochi mesi fa. E forse non è un caso che si sia accorto della vita reale proprio dopo esserne uscito.