Corriere della Sera, 16 gennaio 2023
Sgarbi e Morgan, lite in chat
La serie è di quelle dal titolo: c’eravamo tanto amati. Solo qualche mese fa, Vittorio Sgarbi aveva appoggiato la nomina di Morgan al ministero della Cultura. Ma, leggendo lo scambio di messaggi tra i due, poi reso pubblico, si capisce che la collaborazione è con ogni probabilità arrivata al capolinea. «Non hai cuore». «Mi basta la testa». «Sei un topo». Sono solo alcune delle frasi che il sottosegretario al ministero della Cultura e Marco Castoldi, in arte Morgan, si sono scambiati nella chat «Rinascimento Dissoluzione», creata da Sgarbi e di cui anche Morgan è amministratore. Era, anzi. Perché Sgarbi lo ha prima rimosso, poi ha cambiato nome della chat facendola diventare «Sgarbistan» e poi lo ha riammesso, ma non più con il potere di amministrarla. Tra le cause scatenanti della furibonda lite, proprio il fatto che Morgan avrebbe cancellato, senza consultare Sgarbi, diversi nomi della chat che, a suo vedere, non avevano preso a cuore il suo impegno per un progetto sulla figura di Luigi Tenco. Un’iniziativa che, però, è stata anche criticata dalla famiglia del cantautore, come ha reso noto Sgarbi sulla chat, scatenando così Morgan che si è sentito «diffamato» e «non difeso».