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 2023  gennaio 16 Lunedì calendario

Enea Bastianini si racconta

Bastianini ha lo stesso numero di Michael Jordan, il 23. Lo chiamano la Bestia, ma con amore: terzo nell’ultimo Mondiale, primo per emozioni regalate. «Non faccio calcoli». In una MotoGp sempre più tecnologica, Enea sogna di tornare ai motori a due tempi e ai duelli di una volta: «Meglio se con Marquez». Non è passato per l’Academy tavulliana di Valentino, ma forse più di tutti rappresenta il motociclismo italiano del dopo- Rossi: in coppia con Pecco Bagnaia, campione elegante e algido, entrambi in sella a quel gioiello che è la Ducati ufficiale. Ne ha appena compiuti 25, il regalo se lo vuole fare alla fine dell’anno: il titolo iridato 2023. «Non aspetto altro».
Una nota marca di orologi, sponsor Nba, l’ha scelta come testimonial insieme a “Air” Jordan.
«Spero diventeremo presto amici.
Conosco la sua storia: ci accomuna l’ossessione per quello che amiamo, una passione che assorbe tutta la vita. Io vivo, respiro motori. Sono nato per quello».
Da ragazzino era un campione di tuffi.
«Mi è rimasta una elasticità che poi sulla moto si è rivelata utilissima. Di recente sono tornato sul trampolino, a Riccione. Volevo riprovare, divertirmi: un disastro. È qualcosa di complicato che costruisci nel tempo, quando smetti è finita: ricordo giornate, mesi interi passati a pensare e ripensare un nuovo tuffo da eseguire. E magari poi rinunciavo. Servono equilibrio e concentrazione, il margine di errore è minimo».
Pure sulle moto. La nuova Ducati è come saltare senza rete: o impari, o ti arrendi.
«Non posso più permettermi incertezze. Dovrò adattarmi al metodo di lavoro della squadra ufficiale, e gestire la pressione. Sono tranquillo, mi sento nato per questo: mi interessa solo essere più veloce».
Anche di Pecco?
«C’è rivalità, ma prima ancoraamicizia. Ci conosciamo da bambini, e per la prima volta siamo nello stesso team. Lo stimo, avrò molto da imparare. Però sarà il mio primo avversario».
Alla festa Ducati di Bologna, gli applausi erano soprattutto per lei.
«Anche Bagnaia ha tanti tifosi. Credodi piacere a molti perché voglio emozionare la gente, trasmettere quello che provo: senza guardare troppo alla forma. In un’era che non ti permette troppo di essere te stesso, ci provo comunque. Un tipo vecchia scuola: istintivo, pochi calcoli e tanta passione. Vorrei che la MotoGptornasse a certe battaglie: fosse per me, le corse sarebbero solo dei corpo a corpo».
Se riavremo il Marquez di un tempo, ci sarà da divertirsi.
«Basta guardare i numeri, Marc ha vinto più di tutti: quest’anno sarà il grande protagonista, il favorito. Sonosicuro che rivedremo un campione in piena forma: e sarà un piacere sfidarlo».
Il suo fan club ha organizzato a San Marino una festa semplice e appassionata, come lei. C’era anche Bryan Toccaceli, il pilota rimasto tetraplegico a 23 anni dopo un incidente in moto. Pensa mai a quanto sia pericoloso correre?
«Bryan è uno dei miei migliori amici, l’avevo conosciuto in discoteca tanti anni fa e non ci siamo più lasciati. Ma io la pista l’affronto con incoscienza: non rifletti mai su certi rischi, conta solo essere veloce. Quando ci penserò, sarà arrivato il momento di dire basta: perché in moto devi sempre essere lucido. E sereno».
Bagnaia ha promesso a Domizia di sposarla. Lei non dice nulla alla sua Alice?
«Sono innamoratissimo, ma al momento non penso al matrimonio.
Non ancora. Però mi piacciono i bambini».
Alla sua festa ha preso in braccio una piccola che ha vinto il primo premio pescando — guarda un po’ — il numero 46: quello del Doc.
Quanto gode, battendo gli allievi di Valentino?
«Come quando batto gli altri piloti,né più né meno. Al Ranch di Tavullia sarò andato 5-6 volte, i rapporti sono buoni e loro mi avrebbero voluto con la Vr46: però ho scelto Gresini. Forse è stato un rischio, ha pagato».
La storia col team di Fausto, gestito dalla moglie, Nadia Padovani, è finita.
«Un capitolo bellissimo della mia vita, che si è chiuso. È importante trovarsi nella situazione ideale per sbocciare, ma poi devi capire qual è la situazione migliore per il tuo futuro».
Quanti amici, Bestia. Qual è il segreto?
«Sono uno semplice, e sincero. Mi piacciono le diversità, e che la gente — nel rispetto degli altri — possa esprimersi e vivere come gli va.
Voglio bene a tutti. Ma in pista statemi dietro: credetemi, è meglio per voi».