Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2023  gennaio 15 Domenica calendario

Riciclati, vip e i soliti imputati: in corsa per Lazio e Lombardia


Liste chiuse. E la carica di chi cerca un posto da consigliere regionale in Lazio e Lombardia consegna la solita galleria di sorprese, revival, riciclati e, neanche a dirlo, indagati.
In Lombardia punta al colpaccio Fratelli d’Italia. In questa campagna elettorale si rivede Mario Mantovani, ex senatore e vicepresidente di Regione, assolto in Appello a marzo dopo che in 1° grado era stato condannato a 5 anni 6 e mesi per corruzione, turbativa d’asta e concussione. Mantovani ha collaborato al programma e sosterrà alcuni candidati. Fratelli d’Italia a Milano conta sui voti di Vittorio Feltri, che ha “trascinato” in lista pure la giornalista di Libero e sua fedelissima Azzurra Barbuto: silurata dal nuovo direttore Alessandro Sallusti, è stata difesa pubblicamente da Feltri che adesso la sponsorizzerà anche per la Regione. Sempre in FdI c’è Alberto Veronesi, figlio dell’oncologo Umberto: nel 2016 era candidato col centrosinistra, poi, nel 2022, la corsa a sindaco di Lucca con Azione prima di sostenere la destra al ballottaggio. Ben diverso l’umore in Forza Italia, dove i posti a disposizione, sondaggi alla mano, sono pochissimi. Uno di questi dovrebbe andare all’eterno Giulio Gallera, ex assessore al Welfare commissariato a metà emergenza Covid. In lista anche Fabio Altitonante, a processo per lo scandalo di appalti della “Mensa dei poveri” e nel frattempo sindaco di Montorio al Vomano, paesino abruzzese a 6 ore d’auto dal Consiglio lombardo.
A sinistra c’è invece qualche malumore per Fabrizio Pregliasco, candidato a sostegno di Pierfrancesco Majorino. Direttore sanitario dell’Ospedale Galeazzi, è dunque esponente della sanità privata e durante la pandemia ha spesso difeso la gestione lombarda del Covid.
Di ieri poi l’ufficialità della corsa, con Letizia Moratti, del “Diablo” Claudio Chiappucci, ex ciclista con tre tappe la Tour de France nel palmares. Quasi una risposta a Forza Italia, che a Brescia candida invece Sonny Colbrelli, eroe della Parigi-Roubaix 2021.
Ampio materiale pure nel Lazio. Nelle liste di FdI, qualche imbarazzo lo crea la posizione di Giancarlo Righini, consigliere regionale uscente, condannato in primo grado nel 2013 a 4 anni di reclusione per turbativa d’asta, in una vicenda legata a un appalto gestito nel suo vecchio ruolo di assessore a Velletri: fu prescritto nel 2016. Potrebbe finire nel nulla, invece, l’inchiesta di Velletri su Flavio Cera, sindaco di Bellegra (Roma) indagato ormai dal 2019 per falso. Estranee a qualsiasi indagine Francesca De Vito e Emanuela Mari. La prima è la sorella di Marcello De Vito, l’ex presidente dell’Assemblea Capitolina, imputato per corruzione nel processo sullo stadio della Roma. Mari, invece, è moglie di Alessio Romagnuolo, l’ex assessore di Civitavecchia per il quale il pg di Cassazione ha chiesto la condanna a 1 anno e 10 mesi per peculato, per una storia del 2009 quando Romagnuolo fu accusato di aver usato il conto di un’azienda comunale anche per cene e regali all’allora compagna. C’è pure Fabio Di Lillo, ex assessore con Alemanno, che nel 2008 noleggiò l’Aranciera di San Sisto (sede comunale) per il party della figlia. In FI figura Giorgio Simeoni, condannato a 3 anni in primo grado nel 2014 per una vicenda legata a dei corsi di formazione “fantasma” in Regione: tra il 2000 e il 2005, da assessore, secondo i pm aveva permesso a una società di ricevere finanziamenti per 7 milioni di euro. Di lì a poco intervenne la prescrizione. L’Udc candida Luigi Celori, che nel 2010 fu pizzicato a fare campagna elettorale distribuendo ai sostenitori un calendario del Duce. A proposito di presunti “fascisti”: la Lega presenta Mauro Antonini, ex “pezzo grosso” di Casapound.
Vecchie conoscenze della cronaca locale anche a sinistra. Capolista a Frosinone per il Pd è Sara Battisti, futura sposa di Albino Ruberti e sfortunata spettatrice della sfuriata divenuta virale che il suo compagno, ex capo di Gabinetto in Campidoglio, indirizzò l’estate scorsa ad alcuni “compagni”.
In lista anche Paolo Bianchini, ex vice capo di Gabinetto dell’ex presidente del Consiglio regionale, Mauro Buschini, entrambi dimessi quando Il Fatto fece esplodere il caso “Concorsopoli” sulle assunzioni dei militanti Pd attraverso un concorso ad Allumiere. Capolista nel Pd è Daniele Leodori, vicepresidente che a marzo 2020 faceva le veci di Nicola Zingaretti (positivo al Covid) quando esplose lo scandalo delle mascherine cinesi: il buco di oltre 10 milioni nel bilancio regionale è costato a Zingaretti un’indagine in corso per danno erariale. C’è poi la storia raccontata da Repubblica Roma, che imbarazza Azione e Iv: Gabriella Sisti, rinviata a giudizio per ricettazione, accusata di aver “ricattato” con un fotomontaggio “hot” la leghista Daniela Ballico. Coi centristi riecco pure Luciano Nobili, appena escluso dal Parlamento. Nel M5S, infine, c’è Roberta Della Casa: da presidente del Municipio Roma IV fu sfiduciata ma subito rimessa in sella da Virginia Raggi.