Corriere della Sera, 14 gennaio 2023
La strana morte di Gabriel Luiz Dias Da Silva
MILANO «Rispondimi e dimmi che è una bugia». Il dolore degli amici riempie le sue bacheche digitali, sotto le immagini in cui Gabriel fa sfoggio dei suoi muscoli. Il suo «sogno» italiano era iniziato quattro anni fa. La sua «nuova casa»: Milano. Era qua che Gabriel Luiz Dias Da Silva aveva scelto di vivere la vita «a modo mio», come chiariva sul suo profilo. L’impegno quotidiano (anche lavorativo) in palestra, qualche shooting da modello, nuove amicizie. È morto però giovedì, 27enne, in circostanze ancora tutte da chiarire. A trovarlo al mattino cadavere, steso a pancia in giù sul letto matrimoniale, a torso nudo, semicoperto da un lenzuolo, con il volto appoggiato su un sacchetto di plastica bianco vicino al cuscino, è il padrone di casa, l’uomo che l’ha visto vivo per l’ultima volta, Gianclaudio D.B., un pensionato 71enne, ex bancario e consulente finanziario, ora indagato per omicidio colposo e omissione di soccorso. È con lui che il giovane brasiliano sarebbe stato in casa nei suoi ultimi due giorni di vita, dopo una serata, quella di martedì, di sesso e droga, «parecchia» droga, passata insieme a diversi amici proprio in quell’appartamento in un condominio di via Marinetti, alle spalle di via Padova, nella periferia nord di Milano.
Dei partecipanti di quel festino – non il primo organizzato in quell’appartamento – al momento non si sa nulla. Il pensionato, ascoltato subito dopo il ritrovamento del corpo dal pm di turno Simona Ferraiuolo e dai carabinieri della compagnia Porta Monforte, non ha saputo farne i nomi. Per questo gli investigatori sono impegnati a identificare e rintracciare chi ha passato quella serata con la coppia: stanno setacciando i due telefonini sequestrati in casa (oltre a un computer portatile) e analizzeranno il traffico telefonico registrato in quelle ore in quel quadrante. Ascoltarli potrebbe aggiungere qualche tassello utile a chiarire se a causare la morte del 27enne sia stato un malore, magari causato da un consumo smodato di stupefacenti, un gioco erotico o altro.
L’anziano ha ammesso che quella notte, di droga, «polvere», ne girasse molta. Consumata, fumata, un po’ da tutti. Anche se l’indagato non ha saputo indicare quali sostanze girassero per casa. Servirà perciò attendere l’esito degli esami tossicologici a cui sono stati sottoposti sia il corpo dell’istruttore di fitness, sia il 71enne, per questo accompagnato in ospedale dopo l’interrogatorio. L’autopsia, invece, è stata programmata giovedì prossimo.
I due si erano conosciuti nel 2019, fin dal primo anno italiano di Gabriel. L’iniziale frequentazione sporadica – all’epoca l’ex bancario conviveva da tempo con un altro uomo – s’era fatta sempre più assidua, soprattutto negli ultimi mesi, dopo la rottura del rapporto tra il 71enne e il suo compagno. Gabriel «era da me da alcuni giorni», ha detto il pensionato.
Io e Gabriel vivevamo insieme a casa mia soltanto da alcuni giorni È stato male, ha preso dei farmaci e in seguito è tornato in camera Ero convinto che stesse dormendo
In quella torre il giovane era ormai di casa: i vicini lo vedevano regolarmente (e in un paio di occasioni avevano sentito i due litigare sul pianerottolo) e il giovane brasiliano aveva le chiavi dell’alloggio al quarto piano. È là che i due sarebbero rimasti nei due giorni successivi al festino, con Gabriel che mercoledì, dopo la colazione, «è stato male, ha preso dei farmaci ed è tornato a letto», è la versione dell’indagato, e avrebbe passato poi quasi 24 ore da solo a letto. «Pensavo stesse dormendo», s’è giustificato il padrone di casa che avrebbe dormito sul divano e solo al risveglio, giovedì, scoprirà il cadavere e avviserà i soccorsi.
Il 5 ottobre, giorno del suo 27esimo compleanno, il brasiliano scriveva: «Ad ogni esperienza, un nuovo Gabriel. Alcune mi portano felicità e piacere, altre portano tristezza e rimpianto. Voglio vivere tutto questo. Fa parte di me».