La Stampa, 14 gennaio 2023
Dove vanno in vacanza i vip russi
La figlia di Shoigu a fare shopping di lusso a Dubai assieme al marito – che pure sarebbe in età utile per il fronte. La figlia di Sergey Naryshkin, il capo dei servizi esteri russi, a Bali, poi in Turchia, poi anche lei a Dubai. Il figlio del senatore antiamericano e anti Nato (e ex generale Kgb) Dzhabarov, dove, se non in California?
Nei giorni di Capodanno e Natale, mentre erano in corso massacri a Bakhmut e Soledar, non pochi figli e mogli di oligarchi, élite e spie russe se ne stavano in ricche vacanze occidentali. E così avevano fatto anche nell’estate e autunno precedenti. La guerra in vacanza. Mentre emergevano le foto del disastro (per i russi) di Makiivka, con la distruzione di una base militare di coscritti nella notte di Capodanno, e probabilmente almeno duecento morti – il più grave singolo episodio mortale della guerra in Ucraina – la figlia del ministro della Difesa russo Sergey Shoigu, Ksenia, postava una foto dal suo shopping da ricca a Dubai, assieme al marito Aleksey Stolyarov in ciabatte e bermuda. Entrambi sfoggiando simboli del lusso occidentale, in particolare della moda italiana: quell’Occidente che i loro papà dicono di voler distruggere o, nei casi estremi, radere al suolo (vedi esortazioni di Dmitry Medvedev). Aleksey ha avuto anche l’accortezza di postare le foto e le geolocalizzazoni sui social.
Ma Ksenia Shoigu non è la sola, a spassarsela mentre il padre dirige il carnaio provocato dall’aggressione dei russi in Ucraina, assieme a Valery Gerasimov (la cui figlia è in ricca vacanza anche lei, ma in un resort extra lusso in Crimea). E singolarmente, per lei o altri figli di oligarchi o di capi dei servizi segreti russi, non sorgono campagne online di protesta, come quella che è stata lanciata – proprio a cavallo di Capodanno – da Andrey Turchak, il segretario di Russia unita (il partito di Putin), che ha chiesto le dimissioni (e evocato martellate – stile Wagner) di un deputato regionale di Kursk che aveva postato sui social del suo Capodanno in Messico.
Veronica Naryshkin ha un profilo Instagram chiuso, ma la sua amica, Victoria Kosolapova, no, e posta le foto delle vacanze insieme. Oltre a Bali e Turchia compaiono Grecia e, ovviamente, Italia. In barba alle sanzioni ai padri. Ma ci sono anche, dopo l’inizio della guerra, belle foto di lei su The Ins a pesca nei mari delle Seychelles (il giornale russo ha anche trovato i suoi beni: un appartamento di 179 metri nel complesso residenziale Lomonosov a Mosca, una tenuta a Sorochany, vicino alla stazione sciistica, una partecipazione in un’azienda di grosse costruzioni, un hotel di lusso con campo da golf).
La figlia di Shoigu – ha ricordato Istories – ha invece una società d’investimenti che riceve subappalti dall’oligarca Gennady Timchenko per costruzioni di infrastrutture pubbliche, è stata consulente del vicepresidente della Gazprombank, e amministratore della fondazione dell’oligarca Vladimir Evtushenkov. A Dubai ha svernato in un albergo piacevole, il Caesars Palace, che ha costi anche di tremila euro a notte. Non sembrano persone slegate dai padri.
L’élite dorata non soffre il macello. A luglio Vladimir Plotnikov, uno dei deputati della Duma più vicini a Putin, sotto sanzioni nell’Ue (e negli Usa), con divieto di viaggio in Europa e conti congelati, se ne stava in laguna, fu la figlia stessa a segnalarci che erano in vacanza a Venezia. C’è qualche problemino nei controlli di frontiera italiani? Erano arrivati per mare?
A novembre, segnalò la giornalista indipendente Farida Rustamova, nel pieno degli scontri terribili a Bakhmut e Soledar, Natalya Popova, sanzionata negli Usa, moglie di Kirill Dmitriev – capo del Fondo Sovrano russo, uno dei funzionari russi più vicini a Putin (nato, ironia amara, a Kyiv), e più attivi in Italia in tutta la vicenda della promozione del vaccino russo Sputnik, durante il governo Conte – si fotografava in vacanza dalle parti dei palazzi del potere di Roma, o in piazza di Spagna. Lo sappiamo sempre grazie a fonti aperte: i loro social, o quelli di amici. In questo caso, i social della stessa Popova.
Il figlio del senatore Dzhabarov, autore di scatenati discorsi antiamericani, dove poteva fotografarsi in vacanza, se non negli States? In California, con la moglie, a San Francisco e Los Angeles. Il padre, Vladimir, viene dal Fsb, dov’era generale e dirigeva la direzione K (controspionaggio del sistema finanziario). Poi nella nuova Russia si è messo a lavorare nell’economia, assieme a personaggi discussi come Igor Sagiryan e Ruben Vardanyan (connessi alle opache vicende della banca Troika Dialog).
Valentina Matvienko, già proprietaria di megavilla a Persaro, è la donna che ha firmato l’atto di guerra della Russia, da presidente del Consiglio federale (il Senato) russo. La nuora Yulia, moglie del figlio Sergey Matvienko, posta vacanze in successione in Italia, Cambogia e Turchia, e Capodanno alle Maldive. Non sono normali figli benestanti: sono i pezzi di famiglie collegate al regime che sta causando morte e paura nel mondo, e predica sulla corruzione morale dell’Occidente e dell’Europa. —