Il Messaggero, 14 gennaio 2023
In morte di Lisa Marie Presley
Andrea Silenzi per la Repubblica
In quelle foto da piccola con papà Elvis, Lisa Marie Presley sembrava una bambina qualsiasi. Felice. Quegli attimi devono esserle sembrati lontanissimi quando due sere fa si è trovata in ospedale, in preda alla crisi cardiaca che l’ha portata via a 54 anni. Una vita complicata, iniziata nella leggendaria Graceland nel 1968, che l’ha vista attraversare la morte di suo padre, la cacciata dalle scuole, la cocaina, quattro matrimoni (di cui uno con Michael Jackson, durato un paio d’anni, in un macabro gioco di rimandi ai rispettivi demoni, e uno con Nicolas Cage, durato invece quattro mesi), il suicidio del figlio Benjamin, la gestione di Graceland finita in un buco finanziario spaventoso, una breve e non indimenticabile carriera discografica.
Un frullatore che si è fermato poche sere a fa alla cerimonia dei Golden Globe, dove insieme alla madre Priscilla era presente alla premiazione di Austin Butler, l’attore che ha interpretato suo padre nel film Elvis, ennesimo cortocircuito temporale di un’esistenza vissuta a tavoletta con la sua luna maledetta sempre dietro le spalle.
Un fantasma nascosto in un cognome, forse, o magari un vantaggio trasformato in handicap come in tante storie da stardust memories. I “figli di” travolti dalla loro stessa vita sono ormai un numero impressionante. E vai a capire se la maledizione era dentro di loro o se la vita con genitori assenti, viziosi, ingombranti sia diventata all’improvviso insopportabile. Il bagno in cui trovata in coma nella vasca Bobbi Kristina Brown — figlia di Whitney Houston e Bobby Brown — somigliava in modo impressionante alle immagini di quello di suo madre, come se quell’andare in pezzi non fosse altro che la fotografia di un dolore ereditato e ineluttabile.
La fatalità, certo, colpisce senza guardare: lutti come quello attraversato da John Travolta, che ha perduto il figlio sedicenne a causa di un attacco epilettico, o quello che ha colpito Sylvester Stallone, che ha perso suo figlio Sage Moonblood, 16 anni, per arresto cardiaco, o la polmonite che ha stroncato Guillaume Depardieu, figlio di Gérard, a 37 anni, sono maledizioni, sì, ma del destino. Però mette ancora i brividi il pensiero dell’amore tossico che ha ucciso nel 2003 Marie Trintignant, figlia di Jean-Louis, picchiata a morte dal compagno Bertrand Cantat, cantante dei Noir Désir.
C’è chi ha provato a scacciare i propri fantasmi familiari attraverso il racconto, come fece la figlia di Bette Davis, Barbara Davis Hyman, rivelandone le nefandezzein una biografia che lasciò di stucco sua madre. Ma in molti casi gli spettri che giravano in casa hanno travolto tutto e tutti: le storie di morte da overdose, da Scott Newman, figlio di Paul, alla figlia di Bob Geldof, Peaches, hanno riempito le pagine più tristi e nere della cronaca. Così come i tanti suicidi che hanno devastato i boulevard di Hollywood e le stanze segrete delle rockstar. Chad Mc-Queen accusò suo padre Steve di abusi. Ma il finale triste, per fortuna, non è obbligatorio nei copioni delle star: in tanti hanno trovato la loro strada, e alcuni anche in modo molto luminoso. Stella McCartney ha confessato di aver negato, in passato, di essere la figlia di Paul ma oggi se ne dichiara orgogliosa. In casa Beatles, però, non a tutti è andata bene. In una intervista rilasciata qualche anno fa a Repubblica fu chiesto a Julian Lennon cosa direbbe a suo padre se potesse incontrarlo. «Soltanto una cosa: perché mi hai ignorato così tanto?».
Mattia Marzi per il Mesaggero
«Tienimi per mano lungo la strada da qui fino al grande ignoto», cantava in un duetto virtuale di cinque anni fa con il padre sulle note di Where No One Stands Alone. A quest’ora Elvis e Lisa Marie Presley saranno già mano nella mano, verso il grande ignoto: la 54enne unica figlia del Re del Rock è morta giovedì a Los Angeles a causa di un arresto cardiaco proprio come suo papà, scomparso a soli 42 anni dopo essere stata trasportata d’urgenza in ospedale in seguito a un malore.L’INTERVENTO
Inizialmente i paramedici intervenuti nella sua casa di Calabasas, nell’area metropolitana della città californiana, dove Lisa Marie si era sentita male, erano riusciti ad animarla. Poi le sue condizioni si sono aggravate dopo il ricovero. Ad annunciarne la morte è stata la madre Priscilla, 77enne: «Siamo tutti scioccati e affranti». Solamente la scorsa domenica Lisa Marie era stata a Graceland, la gigantesca tenuta che Elvis acquistò nel 1957 a Memphis e dove il cantante morì il 16 agosto del 1977, per celebrare il padre in occasione di quello che sarebbe stato il suo 88esimo compleanno. Fu proprio lei, che all’epoca aveva solamente nove anni, a ritrovarlo disteso a faccia in giù nel bagno: nelle interviste raccontava di avergli dato il bacio della buonanotte poche ore prima del collasso («Ho avuto un presentimento: non stava bene», diceva) e di essere stata per sempre segnata da quell’episodio. Tra matrimoni falliti, seri problemi di tossicodipendenza e pure un figlio suicida, la vita di Lisa Marie non è stata meno tormentata di quella del padre Elvis. I problemi con gli stupefacenti, una costante della sua vita, per Lisa Marie cominciarono già quando aveva solamente tredici anni: la madre Priscilla che aveva divorziato dal cantante nel 1973 la costrinse ad entrare in un centro di riabilitazione gestito da Scientology, dopo che la ragazza fu espulsa da scuola per possesso illegale di stupefacenti. «Mi facevo di cocaina, sedativi, alcol, contemporaneamente», raccontava nelle interviste. Nel 1994, neanche un mese dopo il divorzio dal musicista Danny Keough, dal quale aveva avuto due figli, Riley e Benjamin, la figlia del Re del Rock sposò Michael Jackson. I due non ebbero figli e divorziarono nel 1996. Sei anni più tardi Lisa Marie sposò l’attore Nicolas Cage: «Aveva il sorriso più bello tra tutte le persone che abbia mai incontrato. Ha illuminato ogni luogo e ho il cuore spezzato», la ricorda lui sui social.
LA PERDITA
L’ultimo matrimonio nel 2006 con il chitarrista Michael Lockwood, dal quale ebbe le figlie gemelle Harper Vivienne Ann e Finley Aaron Love, prima del divorzio nel 2016. Nel 2020 la sua vita fu sconvolta dalla perdita del figlio Benjamin, morto suicida a soli 27 anni: «La profondità del dolore è soffocante», disse. Seguendo le orme del padre Lisa Marie intraprese anche la carriera musicale, incidendo nel 2003 l’album To Whom It May Concern, seguito nel 2005 da Now Wha e nel 2012 da Storm & Grace. Nonostante fosse, tra le altre cose, proprietaria esclusiva di Graceland, la casa-museo di Elvis, Lisa Marie non se la passava benissimo a livello economico, in virtù di debiti pari a 17 milioni di dollari. Martedì aveva assistito alla cerimonia dei Golden Globes, accompagnando il cast di Elvis, il film di Baz Luhrman dedicato al padre, dove l’attore Austin Butler scelto per interpretare il Re del Rock ha ricevuto il premio come miglior attore in un film drammatico.