Avvenire, 14 gennaio 2023
Benzinai, sciopero congelato
Le associazioni dei benzinai hanno congelato lo sciopero, convocato per il 25 e 26 gennaio, dopo l’incontro a Palazzo Chigi con i rappresentanti del governo. Le parti torneranno ad incontrarsi martedì prossimo dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto sulla trasparenza dei costi del carburante varato martedì scorso dal Consiglio dei ministri e di nuovo in corso di revisione dopo le modifiche già annunciate. Il testo finale potrebbe essre pubblicato ogg. L’obbligo di esposizione del prezzo praticato dal distributore dovrebbe essere confermato mentre l’indicazione anche del prezzo medio nazionale, una delle principali novità del Dl, potrebbe essere ridimensionato, rivedendo le sanzioni per chi non lo osserva. I sindacati dei gestori mantengono il pressing su questo punto e hanno chiesto innanzitutto che venga messa la parola fine alle polemiche sulle presunte speculazioni sui rincari del costo della benzina innescate inizialmente dallo stesso governo. Gli aumenti sono scattati dal 1 gennaio quando è terminato lo sconto sulle accise, introdotto a marzo dal governo Draghi e parzialmente prorogato il 1 dicembre scorso dall’esecutivo di Giorgia Meloni. Ora lo sconto di 18 centesimi al litro non c’è più e la benzina è salita di una quota mediamente corrispondente all’aggravio fiscale, superando i 2 euro al litro per il servito (con punte maggiori sulle autostrade) e attestandosi tra i 1,8 e 1,9 euro al litro per la modalità self. E la contesa politica torna a concentrarsi sul peso delle accise sulla formazione del costo: la componente fiscale e’ pari al 58%, decisamente superiore al prezzo industriale (42%).