Il Messaggero, 10 gennaio 2023
Il ritorno di Alessia Marcuzzi
«Energia bambina», «gentilezza adulta», vezzeggiativi come se piovesse. Lacrime, abbracci e complimentoni: «l’erede delle domeniche di Mara», le dice Mara Venier, «una di famiglia», ribadisce il direttore intrattenimento prime time Stefano Coletta. A 29 anni dall’ultimo avvistamento in Rai (Il grande gioco dell’oca, 1994, con Gigi Sabani), Alessia Marcuzzi - 50 anni, il burrascoso strappo con Mediaset nell’estate 2021 - è il figliol prodigo che l’azienda non sapeva (o si era dimenticata) di avere. Da stasera su Rai2 con Boomerissima, programma da lei scritto e condotto, l’ex conduttrice di Temptation Island porterà in prima serata l’inedita guerra tra boomers (adolescenti negli anni 80 e 90) e millennials (i loro figli), con ospiti vip tra cui Luciana Littizzetto, Max Pezzali, Max Giusti, Sabrina Salerno e Elettra Lamborghini.
Ripasso: ultima volta in Rai?
«Non mi ricordo nulla, in questo sono molto boomer. Mi pare che allora avessi vent’anni, ora ne ho 50: faccia lei».
Cosa porta sulla tv pubblica 29 anni dopo?
«Porto sempre me stessa, non cambio a seconda della rete. È stato bello trovare un’accoglienza così calda. Ha sentito cosa hanno detto di me in conferenza stampa? Mi hanno toccato il cuore».
A Mediaset non glielo dicevano?
«Ho ricevuto amore anche da Mediaset, non ci siamo salutati litigando. Avevo bisogno di tempo per me e me lo sono preso nel momento giusto. Avevo un piano B: produco creme e borse, e in quel momento era una cosa che mi entusiasmava molto».
Le borse? Davvero?
«Se mi piaceva fare borse più che fare la tv, significa che dovevo fermarmi. La pandemia ci ha cambiati, mi sono fatta tante domande. Non mi riconoscevo più in quello che facevo. Volevo rimettermi in gioco. Stefano Coletta ha voluto vedermi in un’altra veste, mi ha aiutata a toccare corde nuove».
Potevano offrirle un’altra rete, no?
«No, Rai2 è la rete che volevo. Mi sembrava una scelta coraggiosa e in linea con il mio pubblico. È la prima volta che scrivo un format e dopo tanti anni di reality, la gente non si aspetta di vedermi in vesti da varietà. È una scommessa».
Punto a capo o ripartenza?
«Entrambi. È un nuovo gradino ma anche una ripartenza, perché è la prima volta che mi ritrovo con un programma cucito su me stessa».
Ha un’esclusiva in Rai?
«No».
Marcuzzi anni 80: un’immagine?
«I paninari, le Charlie’s Angels, i Duran Duran, la New Wave. Io con una scopa in mano che imito Madonna».
Marcuzzi nei ’90?
«Sul palco del Festivalbar con Fiorello e Amadeus. In piazza a fare innamorare le persone con Colpi di fulmine. Tempo fa ho incontrato il regista a una cena: mi ha detto che alcune di quelle coppie si sono sposate per davvero».
Il palco di Sanremo, con Amadeus, le fa gola?
«Prendo quello che trovo di bello sulla mia strada. Auguro ad Amadeus il Sanremo più bello di sempre. Ma adoro vedermelo da casa, fare le mie classifiche dei preferiti, le liste. Non ci penso».
Cosa direbbe alla Marcuzzi anni ’90?
«Che quella leggerezza là facevo bene ad averla, perché adesso è tutto più complicato. Non temevo il giudizio di nessuno né le conseguenze delle mie azioni».
E adesso?
«Adesso sono più timorosa. Pensi che quando facevo Il grande gioco dell’Oca mi sono fatta lanciare addosso una cosa come settanta coltelli affilati. Sono entrata in un tunnel strisciando fra i serpenti. Cose così. Ero una caciarona».
Cinquant’anni: bilancio?
«Mi riguardo pochissimo indietro. Sui social mi appaiono tante cose amarcord. Mi ricordo la massa di gente che mi seguiva in piazza quando facevo Colpi di fulmine, il successo di quegli anni, l’affetto. Mi rivedo più giovane, più bimba e con meno pensieri, meno filtri. Che tenerezza. Sì, forse sono cambiata nel mio intimo. Ma in video ho mantenuto sempre quella cifra».
Che ci fa su TikTok (230.000 follower)?
«Mi aiuta esplorarlo, perché imparo il linguaggio dei miei figli. Mi serve a entrare nelle loro teste, anche se ai miei figli insegno che bisogna soprattutto saper parlare bene, scrivere e leggere. Sono molto severa con mia figlia (Mia Facchinetti, 11 anni, ndr). Può usare poco TikTok, e sempre insieme a me».
La bellezza come la cura?
«Guardi che Instagram non è mica la realtà, sui social siamo tutte strafighe. Molto fa la genetica, mia nonna ha 99 anni, ha le rughe ma con lo spirito di una ragazzina».
E quando le rughe arriveranno anche per lei?
«Mi chiudo in una comune con le amiche a giocare a Burraco. Giuro».