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 2023  gennaio 10 Martedì calendario

Alitalia, liquidati gli ex commissari con 613mila euro

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) Adolfo Urso ha risolto il lungo contenzioso sulle liquidazioni degli ex commissari Alitalia, utilizzando la norma varata nel 2003 a favore di Enrico Bondi in Parmalat. Con un decreto del 5 gennaio scorso, il titolare del ministero di via Veneto riconosce al docente universitario Stefano Paleari e al professionista Enrico Laghi, per l’attività svolta dal 2 maggio 2017 al 6 dicembre 2019, la somma di 206.383 euro ciascuno. All’avvocato Daniele Discepolo, subentrato a dicembre 2018 a Luigi Gubitosi, dimessosi per assumere la guida di Tim, 87.933 euro per il lavoro svolto fino al 6 dicembre 2019. A Gubitosi è invece stato riconosciuto un assegno di 113.103 euro per l’incarico dal 2 maggio 2017 fino alla sua uscita. 
Per farsi liquidare le spettanze, Discepolo e Paleari, assistiti dagli avvocati Francesco Simoneschi e Alessandro Costa, dello studio Pedersoli e Asociati, avevano avviato un lungo carteggio con l’ex Mise e Palazzo Chigi, per poi passare alle vie di fatto prima con una diffida ad adempiere e poi con un ricorso al Tar del Lazio. Secondo le simulazioni dei due ex commissari, sulla base di proiezioni di legge, chiedevano in tutto compensi per circa 10 milioni di euro. Da quanto risulta Discepolo e Paleari dovrebbero impugnare anche questo decreto, ritenendolo erroneo e che non tiene conto delle responsabilità assunte durante l’espletamento dell’incarico e dei risultati ottenuti.
PAGATO ANCHE LEOGRANDE
I 613 mila euro complessivamente assegnati dall’attuale Ministro del Mimit e che saranno a carico di Alitalia in amministrazione straordinaria sono stati calcolati combinando tra loro una decina di dispositivi di legge, tra cui la legge n. 175 del 19 agosto 2016, «che stabilisce il limite per i compensi dei manager di società pubbliche nel tetto massimo di 240.000 euro annui, al lordo dei contributi previdenziali e assistenziali e degli oneri fiscali a carico del beneficiario». 
Il provvedimento di Urso ruota attorno a un decreto di 20 anni fa, concepito dal governo per l’ex commissario della Parmalat Enrico Bondi a cui furono liquidati 32 milioni. Il provvedimento si riferisce «al compenso dei commissari straordinari delle imprese operanti nel settore dei servizi pubblici essenziali ovvero che gestiscono almeno uno stabilimento industriale di interesse strategico nazionale». 
Urso precisa «di dover modificare il decreto del ministro dello Sviluppo economico pro tempore del 15 ottobre 2020, che assegnava 240 mila euro, al lordo dei contributi previdenziali, assistenziali e degli oneri fiscali attribuendo, in via definitiva, l’importo determinato in via provvisoria e prudenziale, quale compenso omnicomprensivo lordo spettante a ciascun commissario per l’attività svolta a favore della società Alitalia». Con questo decreto, Urso ha anche attribuito a Giuseppe Leogrande, attuale commissario, un totale di 94.027 euro per il periodo dal 12 dicembre 2019 al 2 maggio 2020.