la Repubblica, 8 gennaio 2023
Intervista al cantante Mr.Rain
L’uomo della pioggia scruta l’orizzonte in cerca di ispirazione. Sto arrivando! che le sue canzoni arrivano solo quando il cielo si carica di nuvole, altrimenti meglio uscire con gli amici per una pizza. Sembra uno scherzo e invece se gli chiedi quando pubblicherà il prossimo disco, il cantautore meteoropatico diventa terribilmente serio: «Per l’album sono in ritardo, la scorsa estate è stata secca, non ho scritto quasi nulla».
Mattia Balardi, 31 anni, si fa chiamare Mr. Rain, nomen omen. Un ex rapper oggi cantautore molto amato, tredici dischi certificati platino, cinque dischi d’oro, oltre un miliardo tra stream e visualizzazioni per le sue canzoni, due duetti di successo con Annalisa e, a febbraio, è atteso tra i Big al Festival di Sanremo dove porterà in gara il brano Supereroi.
Davvero se non piove non compone musica?
«Non è uno scherzo: se sono in ritardo con il disco è perché sfortunatamente questa estate non è piovuto e non ho scritto nulla. Io ci provo ma non mi vengono canzoni che siano davvero buone per l’album. Sono molto pignolo ed esigente con me stesso, guarda caso quello che pubblico nei dischi è solo ciò che ho scritto nei giorni di pioggia».
Ha pubblicato anche un album intitolato “Petricore”, la parola che indica il profumo della pioggia.
«Sì, il profumo della pioggia che bagna la terra secca».
Dovrebbe imparare a fare la danza della pioggia.
«Spero di impararla un giorno oppure mi prenderò una seconda casa a Londra e andrò lì per scrivere i miei dischi. È una cosa che non riesco a controllare e ammetto che è anche molto complicato conviverci».
Si potrebbe pensare alla ricerca di uno stato crepuscolare, malinconico, ma le sue canzoni non sono necessariamente tristi.
«È ciò che non riesco ancora a spiegarmi. Ho scritto Fiori di Chernobyl in un giorno di pioggia in cui mi sentivo nudo, fragile, vulnerabile, posso capire che abbia un velo di tristezza. Ma poi ho scritto altri pezzi che non diresti mai siano nati in un giorno piovoso. È un grande mistero anche per me: sono certamente meteoropatico ma non capisco cosa mi scatti dentro».
Piove e le scatta l’impulso di scrivere.
«Mi basta il cielo nuvoloso e un po’ di petricore, il clima piovoso, non serve un uragano. Sono un tipo da studio, esco pochissime volte e in quelle rare volte mi è capitato di essere fuori a cena con un amico o in giro e di mollare tutto sentendo la pioggia arrivare, il mio amico o qualsiasi cosa, per tornare di corsa a casa a scrivere. Questo sono io, l’ossessionato, per il mio più grande amore che è la musica».
Lei è cresciuto con il rap ma il rap non prevede l’uso degli strumenti.
«Al tempo del mio primo album rappavo sulle basi scaricate dalla Rete. Poi per esprimermi ho sentito il desiderio di suonare la mia musica e così ho imparato a suonicchiare il piano seguendo centinaia di tutorial su YouTube, ora ho più possibilità e faccio corsi con un maestro. Dopo il Covid però mi ero messo in testa di imparare a suonare anche il violino, sempre con i tutorial. Sono sempre in sfida con me stesso, sono il mio peggior nemico».
Ora l’occasione del Festival di Sanremo: come si presenterebbe a chi non la conosce ancora?
«Sono una persona qualunque che scrive canzoni per la necessità di stare meglio. Sono un cantautore che ha cominciato come rapper, sono un ibrido pop. Sanremo è un palco che sogno da molto tempo.
Avevo già provato nel 2020 conFiori di Chernobyl ma forse non era ancora giunto il momento giusto.
È il destino che ha scelto di mandare al Festival Supereroi. Ho saputo che avrei partecipato guardando il Tg 1, ero incredulo, una gioia indescrivibile, sono esploso in lacrime sul divano.
Sanremo è la cosa che mi mancava, per esprimermi ma anche per confrontarmi con gli altri artisti».
Non era pronto neanche per partecipare a “X Factor”.
«Vero, mi avevano richiamato per i live ma facendo i casting mi ero reso conto che non era la strada giusta per me, sono testardo e ho deciso di abbandonare. Ho preso la strada più lunga ma seguendo il mio percorso, senza la scorciatoia di un talent. Non mi sentivo pronto, volevo fare ancora più gavetta».
Con la notorietà sono arrivate le copertine, anche una per un flirt con Elisabetta Gregoraci.
«Mi sono fatto tante risate. In realtà è tutto un disguido, con Eli siamo amici, lei mi segue, ascolta le mie canzoni, è una persona fantastica però sul flirt non c’è nulla di vero. Io sono fidanzato da più di cinque anni, era puro gossip, palesemente uno sbaglio».