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 2023  gennaio 06 Venerdì calendario

Il Capodanno di Conte e gli stipendi dei politici

Caro Aldo,
che vergogna l’avvocato del popolo Giuseppe Conte che passa Capodanno a Cortina in un hotel a 5 stelle da 2.500 euro a notte! Ero favorevole al Reddito di cittadinanza, ma adesso ho cambiato
idea.
Antonio Sassano Roma

Caro Antonio,
innanzitutto diamo a Cesare quel che è di Cesare. La foto dell’ex premier Conte a Cortina è uno scoop di Dagospia, che ancora una volta ci ha salvato la settimana dandoci di che discutere.
In secondo luogo, escludo che Giuseppe Conte abbia pagato 2.500 euro a notte. Non c’è nulla di più ondivago e aleatorio del prezzo di una camera d’albergo (come sa bene la sua compagna Olivia Paladino, figlia del proprietario del Plaza di Roma). La stessa suite che l’albergatore vende per 5 mila euro a uno sceicco la passa gratis al cugino. La media fa appunto 2.500; cifra che in realtà nessuno ha pagato.
Non ha poi torto Marco Travaglio, quando ci ricorda che qualsiasi parlamentare, compresi quelli senza arte né parte, guadagna 15 mila euro netti al mese: il triplo di un primario di neurochirurgia che dopo decenni di studio e di esperienza salva vite di esseri umani (o ne spegne quando sbaglia). Se non riformiamo il sistema, non abbiamo diritto di scandalizzarci.
È inevitabile che su chiunque incassa soldi pubblici venga acceso un riflettore. Ed è inevitabile, e pure giusto, che questo riflettore sia particolarmente invasivo quando si accende su un uomo di sinistra, o che si proclama tale. Non è una novità. Passammo un’estate a discutere delle scarpe fatte a mano di D’Alema; quella successiva a parlare dell’Ikarus, la barca a vela di D’Alema; e da quando vendette l’Ikarus per comprare vigneti in Umbria, si discute del vino che fa D’Alema in Umbria.
Detto questo, ogni giorno ormai esce un’intervista o un articolo di un intellettuale di destra: dannunziano, ex fascista, postfascista, fascista, o anche ex maoista riscopertosi mussoliniano. Fateci caso: molti si atteggiano a vittime del sistema, voci fuori dal coro, apoti che non la bevono e le cantano chiare; in realtà hanno stravinto le elezioni, sono in maggioranza, hanno quasi tutti un incarico pubblico, quindi uno stipendio pubblico; non a caso si sono presi pure loro qualche giorno di meritato riposo, e non sono scesi alla pensione Bucaneve.