Corriere della Sera, 6 gennaio 2023
Harry accusa il fratello di averlo picchiato
«The heir and the spare», l’erede e il sostituto, una frase di uso comune tra l’aristocrazia del Regno Unito: all’erede il titolo, il potere, la ricchezza, al secondogenito la consolazione della libertà. Ora che ha lasciato il suo ruolo istituzionale, è di questa libertà che si avvale il principe Harry in Il minore, in uscita in tutto il mondo martedì 10.
Le misure di sicurezza, la scorta per il trasferimento di milioni di copie, l’uscita stabilita in contemporanea in tutto il mondo non hanno protetto il libro o i suoi contenuti, ieri anticipati dal Guardian (con il tabloid Daily Mail che si è chiesto come abbia potuto un giornale filolaburista e repubblicano ottenere una copia prima degli altri). A sorpresa, il volume è andato in vendita in alcune librerie in Spagna con cinque giorni di anticipo. Ieri, così, c’è stato un susseguirsi di rivelazioni. Da Harry e il fratello William che pregarono il padre Carlo di non sposare Camilla, alla disperazione del principe per la morte della madre, la sua ossessione per il tunnel di Parigi dove Diana perse la vita, il contatto con una veggente per parlare con la mamma. La cocaina e i «funghetti» presi per la prima volta a 17 anni, con l’effetto di vedere «la verità» sulla sua vita. E poi la sua prima volta – con una donna più grande, nel prato dietro un pub – l’impegno in Afghanistan, il totale di nemici da lui uccisi, 25, un numero di cui non è orgoglioso, scrive, ma neanche si vergogna, perché l’esercito «ti addestra a pensare al nemico non come a un uomo ma come a una pedina da eliminare».
Non è un libro il cui arrivo può passare in sordina. Le case editrici (Mondadori in Italia) lo presentano come la storia di un uomo che ha sofferto e la dimostrazione del trionfo dell’amore sul dolore: al lettore goloso di dettagli interesserà forse più cosa avviene dietro le quinte a casa Windsor, in particolare tra due fratelli il cui rapporto è compromesso. Harry non fa mistero del fatto che c’è sempre stata rivalità. Definisce William suo «amato fratello» ma anche sua «nemesi» proprio per via di quella differenza tra erede e secondogenito (lo stesso Carlo si sarebbe complimentato con Diana dopo la nascita di Harry per aver prodotto «the heir and the spare»).
Il principe racconta una lite furibonda avvenuta a Nottingham Cottage nel 2019, quando Harry e Meghan erano sposati da circa un anno. William arrivò burrascoso. Voleva sistemare le cose ma Harry gli disse di calmarsi prima, gli offrì un bicchiere d’acqua. William ne bevve un sorso poi acchiappò il fratello per il collo, gli strappò la collanina, lo buttò per terra. Harry cadendo si ferì alla schiena. Prima di andarsene, William si scusò, passando dalle parolacce al nomignolo che utilizzava per il fratello da piccolo (Harold, Harry ricambiava con Willy) e suggerendo che non dicesse nulla alla moglie. Nel 2021, in occasione del funerale del principe Filippo, un’altra lite durante la quale il principe Carlo cercò di ristabilire la calma con la frase: «Per favore, ragazzi, non rendete miserabili i miei ultimi anni di vita».
Se Harry aveva indicato di voler ritrovare il fratello e il padre, sembra difficile ora una riconciliazione, con le brutture della frattura rivelate per filo e per segno. Non è un libro dal quale William e la moglie Kate escono bene ed è questa, forse, la vera vendetta di Harry: la coppia perfetta – cui spetta il futuro della monarchia – vista sotto un’altra luce. Il «sostituto» ha voluto dire la sua. Non ha più nulla da perdere. Assordante il silenzio dei Windsor, che per ora non hanno risposto neanche alle accuse rivolte all’entourage di William che avrebbe dato alla stampa informazioni su Harry e Meghan, non sempre veritiere.