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 2023  gennaio 06 Venerdì calendario

La Befana dei supermanager italiani

Mentre la Befana inizia il suo giro per dispensare dolci o carbone, i supermanager delle maggiori società quotate alla Borsa di Milano festeggiano un traguardo in termini di stipendio: hanno superato la media dei lavoratori italiani. Forti di un assegno medio di poco superiore ai 2 milioni di euro, impiegano infatti cinque giorni e mezzo per raggiungere i 30 mila euro e spicci di busta paga media del tipico dipendente del settore privato.


Gli amministratori delegati hanno accelerato, più di quanto abbiano fatto le retribuzioni di tutti gli altri: e così il sorpasso è arrivato ancora più in fretta dell’anno scorso. Di questi tempi un anno fa, il cosiddetto “Fat cat day”, giorno dei gatti grassi, veniva celebrato il 7 gennaio. Questa volta anticipiamo di un giorno.


A calcolare questo “evento”, mentre l’inflazione erode salari e risparmi delle famiglie, è l’Osservatorio di JobPricing. Gli esperti delle retribuzioni hanno analizzato i documenti di 210 aziende quotate a Piazza Affari, escludendo quelle che scambiano sui listini Aim o Miv, o con ragione sociale estera. Le informazioni sono tratte dai file resi pubblici entro il giugno 2022 (dunque in riferimento all’anno 2021). Per entrare nel panel era necessario aver ricoperto la carica di Ceo (con esclusione di chi sommava anche quella di presidente) per almeno quattro mesi nel corso del 2021, mentre sono stati riproporzionati su base annuale i compensi di chi aveva prestato servizio solo per una porzione di anno. Ultima annotazione importante: si parla di retribuzione al netto dei compensi in azioni, che in molti casi rappresentano una quota importante.


Il risultato di questo esercizio è che la media degli stipendi dei manager è di 2 milioni e 20 mila euro, che significa più di 5.500 euro al giorno. Ecco, dunque, che basta sfogliare cinque giornate di calendario e un pezzo per arrivare al livello del lavoratore italiano tipo. L’anno scorso la media (calcolata sul 2020) era intorno agli 1,62 milioni di euro. I supermanager hanno quindi registrato un balzo del 37% delle retribuzioni, in un anno molto positivo per le quotazioni delle loro aziende (quell’anno Piazza Affari guadagnò più del 20%): sarà interessante vedere il dato del 2022, che è stato molto più nero per le Borse.


L’origine del ”Fat cat day” è britannica e quest’anno i ceo delle società del Ftse 100, il principale indice della Borsa di Londra, hanno tagliato il traguardo addirittura in anticipo rispetto agli amministratori delegati nostrani: il 5 gennaio (solo il terzo giorno lavorativo) i ceo hanno incassato quanto messo insiemedai loro dipendenti. A calcolare il gap salariale, in questo caso, è il gruppo di ricerca High Pay Centre che ha lanciato una campagna di sensibilizzazione sul tema della disparità salariale. Nel 2021, ultimo anno per il quale è possibile raccogliere informazioni complete, i manager delle maggiori cento società britanniche hanno messo insieme una paga media di 3,41 milioni di sterline, il 39% in più dell’anno precedente. Si tratta di un multiplo di 103 volte il salario medio.