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 2023  gennaio 06 Venerdì calendario

“DI SOLITO DORMO COME UN SASSO MA NEL PENSARE ALL’APPARTAMENTEO NON HO CHIUSO OCCHIO. MOTIVI PSICHIATRICI” – NEL LIBRO DI PADRE GEORG GAENSWEIN, “NIENT’ALTRO CHE LA VERITÀ”, SI PARLA ANCHE DELL’APPARTAMENTO PONTIFICIO: L’EX SEGRETARIO PARTICOLARE DI RATZINGER RACCONTA ANCHE DI QUANDO PAPA FRANCESCO DECISE DI NON ABITARE NEL PALAZZO APOSTOLICO. “PROVAI A SOTTOPORGLI ALA QUESTIONE, MA EBBI L’IMPRESSIONE CHE…” -

C'è anche l'appartamento pontificio di Bergoglio nell'esplosivo libro di memorie di Padre Georg Ganswein, l'ex segretario del Papa Emerito Benedetto XVI. Parole che chiamano nuovamente in causa, pesantemente, Papa Francesco.

"Gli spazi personali degli ultimi Pontefici - studio, salotto, stanza da letto e bagno - sono stati equivalenti a quelli di Francesco nell'appartamento di Santa Marta", sottolinea  Monsignor Gaesnwein nel libro Nient'altro che la verità (Piemme), contestando pienamente (ma "senza alcuna polemica") la contrapposizione che avvenne all'inizio del Pontificato di Francesco, tra Bergoglio e Ratzinger. Padre Georg ricorda che ci fu chi volle contrapporre i due "anche sotto l'aspetto della residenza, affermando che il nuovo Pontefice non voleva il fasto del Palazzo apostolico, ma si accontentava di una stanza in albergo".

"'Di solito dormo come un sasso - gli aveva confidato lo stesso Pontefice -, ma nel pensare all'Appartemento non ho chiuso occhio', gli disse Bergoglio. "Motivi psichiatrici', aveva detto il Papa scherzando a un gruppo di gesuiti". Quando Papa Francesco decise di non abitare nel Palazzo apostolico, Gaenswein provò, racconta, a "sottoporgli la questione dal punto di vista emotivo, dicendogli che per tutti quelli che passavano di sera davanti alla Basilica vaticana era un punto di riferimento la luce accesa nell'Appartamento pontificio e che ci sarebbe stata sicuramente nostalgia, se si fosse modificata la residenza". "Però ebbi l'impressione - conclude padre Georg - che le migliaia di chilometri di distanza da Roma non lo avevano reso partecipe di tale sensibilità".

Oltre alle parole sul suo sconcerto nel giorno in cui, nel 2020, Bergoglio lo congedò ("Ero scioccato, Francesco mi ha reso un prefetto dimezzato"), l'ex segretario particolare di Ratzinger nel libro scritto a quattro mani con Saverio Gaeta ricorda anche l'intervista che il Papa rilasciò al direttore dell'Adnkronos, Gian Marco Chiocci. Parlando dei dossier consegnati alle sue dimissioni nella famosa foto con lo scatolone bianco, Ganswein ricorda che "il Papa emerito non utilizzò mai il termine Vatileaks né avanzò proposte o suggerimenti, lasciando al nuovo Pontefice la totale libertà di azione. Lo confermò Papa Francesco - scrive - nell'intervista con Gian Marco Chiocci il 30 ottobre 2020: 'Nel passare le consegne mi diede una scatola grande: 'Qui dentro c'è tutto, ci sono gli atti con le situazioni più difficili, io sono arrivato fin qui, sono intervenuto in questa situazione, ho allontanato queste persone e adesso...tocca a te'".