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 2023  gennaio 05 Giovedì calendario

MISTERO CARAVAGGIO – BISOGNA ARRENDERSI: PASSERANNO I SECOLI, MA DEL PITTORE NON RIUSCIREMO MAI A SVELARE OGNI SEGRETO – IL SAGGIO “CANTIERE CARAVAGGIO” DI ALESSANDRO ZUCCARI SI IMMERGE NELLA PITTURA DEL GENIO DEL CHIAROSCURO SVISCERANDO LA SUA CAPACITÀ DI RAPPRESENTARE LA TENSIONE E IL CONFLITTO ALLA SCENA RELIGIOSA - ALLA SCOPERTA DELLA FLAGELLAZIONE DI ROUEN, L'OPERA PIÙ OSCURA DEL MERISI REALIZZATA QUANDO FUGGÌ DA ROMA DOPO UN OMICIDIO E… -

  Per chi non voglia iniziare l'anno senza Caravaggio, il pittore più amato e dibattuto degli ultimi decenni, è raccomandata la lettura di Cantiere Caravaggio di Alessandro Zuccari (De Luca editori d'Arte). (…)

Le pagine più belle sono dedicate all'analisi del chiaroscuro e alla capacità di Caravaggio di conferire una nuova forza alla scena religiosa, di rappresentare la tensione, il conflitto ma la definitiva armonia fra elemento divino e terreno, un tratto comune a un altro maestro della luce come Rembrandt.

  (…) A questo punto, alla scoperta di un altro soggetto religioso più volte ripetuto da Caravaggio, non resta che mettere il libro in valigia e ripercorrere un viaggio del 1959. Il 17 dicembre di quell'anno è una data fondamentale per gli studi su Caravaggio e in particolare per la storia della Flagellazione di Rouen, capolavoro sospeso fra la fine tragica del soggiorno romano, culminato con l'omicidio di Ranuccio Tomassoni nel 1606, la fuga a sud di Roma e l'arrivo a Napoli.

In quella giornata di più di sessanta anni fa Roberto Longhi arrivò appunto a Rouen per esaminare un dipinto che aveva da poco raggiunto il museo della Normandia. Il grande studioso lo riconobbe come opera del maestro e lo pubblicò in un articolo celebre, che doveva comparire l'anno successivo su Paragone .

Potente raffigurazione di una delle scene più drammatiche della passione di Cristo, la Flagellazione di Rouen impagina i protagonisti in maniera originale rispetto alla composizione verticale, con le figure dei carnefici ai lati della colonna, adottata da Caravaggio per la Flagellazione oggi a Capodimonte.

Nella tela di Rouen i personaggi sono poco più grandi delle mezze figure, con il Cristo proteso verso il bordo del quadro, i gesti dei carnefici ampi e violenti, improntati a un dinamismo che mette tutta l'immagine in movimento, lasciando allo spettatore il compito di immaginare quello che può accadere oltre la superficie dipinta, quando Gesù raggiungerà lo spazio della realtà che a sinistra confina con quello del quadro.

Della tela non è nota la storia antica; di recente sono state effettuate le indagini diagnostiche che hanno individuato aggiunte e una composizione sottostante. Questi risultati eccezionali e il prestito di altre opere importantissime per definirne il contesto rendono imperdibile la mostra Caravaggio. Un coup de fouet , al Musée de Beaux Arts de Rouen fino al 27 febbraio.

Quello che va valutato, nel caso della Flagellazione di Rouen, è la sua materia ancora corposa e costruttiva e la tensione nel movimento generato dal protendersi del Cristo verso il confine del quadro e dall'ampio gesto del carnefice con il cappello, che definisce la parte superiore della tela.

Questo aspetto sembra avvicinare il dipinto addirittura alla foga espressiva dei laterali della Contarelli, come pensava Longhi nel 1960 e comunque alle opere che possiamo collocare agli anni romani, dalla Cena in Emmaus di Londra al San Pietro della Cappella Cerasi, senza dimenticare l'Incoronazione di spine di Vienna.

In questo caso va notato che l'invenzione caravaggesca del soldato contemporaneo, con armatura e cappello piumato, è appoggiato su una sorta di parapetto, elemento che nel quadro di Rouen era presente in una prima redazione ma che poi, come illustra Bruno Mottin nel catalogo, venne coperto dal pittore.

Le indagini sulla tecnica di Caravaggio, condotte in maniera sistematica dagli anni Novanta del secolo scorso, hanno consentito di individuare materiali, modalità di esecuzione, ripensamenti in corso d'opera (i famosi pentimenti) elementi presenti anche nella tela di Rouen. (…)