la Repubblica, 5 gennaio 2023
Il pentimento di Madame sui vaccini
Ci metterà il braccio, per ora ci ha messo il cuore. Dopo giorni di silenzio e polemiche la cantante Madame, voce della generazione Z, al secolo Francesca Calearo, ha deciso di chiarire il pasticcio anti scienza in cui era finita. L’artista, 20 anni, di Vicenza, è indagata per falso ideologico nell’ambito di un’inchiesta su un giro di falsi vaccini, fatti per aggirare il sistema sanitario nazionale e ottenere comunque il Green Pass. Due medici sono stati arrestati in seguito agli accertamenti della Squadra mobile di Vicenza: avevano pazienti da molte regioni d’Italia, tra cui anche la tennista marchigiana Camila Giorgi. Ma adesso Madame usa i social, racconta e si racconta ma, soprattutto, lancia un appello ai No Vax: "Non abbiate paura, perché la paura blocca la vita". Reduce dal concertone di Capodanno al Circo Massimo a Roma, tra poco più di un mese sarà una dei protagonisti sul palco di Sanremo. Non a caso, rompe gli indugi.
Francesca Calearo è stata denunciata in quanto cliente di uno di questi due medici di base, che poi era il suo medico storico, quello di famiglia. Lei parte proprio da lì, da mamma e papà. "Sono nata e cresciuta in una famiglia che per vari motivi ha iniziato a dubitare dei medici e della medicina tradizionale. In effetti non solo non ho eseguito il vaccino anti Covid, ma non ho anche altri vaccini. Non giudicherei a priori le scelte di una madre e di un padre innamorati di una figlia perfettamente sana, nata dopo un aborto risalente a qualche anno prima". L’aborto, la diffidenza nei confronti della medicina tradizionale, lo sguardo verso le cure alternative. "Si fa presto a partire dalla ricerca di un’alternativa e finire in un girone infernale di complottismo. Durante il Covid i miei ci sono cascati". Francesca Calearo testimonia la sua difficoltà nel destreggiarsi tra informazioni contrastanti raccolte tra genitori e amici, tra medici in pensione e semplici conoscenti. "Stavo prenotando un vaccino a Milano quando mia madre mi avvisa che l’avrei fatto con lei a Vicenza. La sua posizione non era cambiata ma non glielo rimprovero".
La cantante inizia quindi a macinare visite mediche, vuole rassicurazioni, cerca conferme circa il fatto che il suo corpo possa ricevere quei farmaci. "Così, una volta fuori dal marasma della pandemia, con l’ansia quasi a zero e nessuna pressione esterna, decido di iniziare a stapparmi le orecchie e cominciare finalmente a documentarmi. Noto da video, documenti, dibattiti, interviste, che tutto ciò che mi dicevano i miei erano esattamente le teorie che sostenevano personaggi ignoranti in materia medica e chiaramente sopraffatti dalla paura. Al che mi sono spaventata, e ho intuito di aver tenuto le orecchie tappate troppo a lungo. Un giorno a pranzo in montagna arriva una telefonata dalla Questura".
È la telefonata con cui la convocano per notificarle l’avviso di garanzia, in quanto indagata per le finte vaccinazioni. "Questa situazione mi urla in faccia che devo fare una scelta, prendere coraggio e fare la mia ultima mossa. Dopo una lunga chiacchierata con un medico infettivologo e una revisione delle mie ultime visite, lui mi prescrive una serie di vaccinazioni che reputa essenziali. Gli espongo ogni mio dubbio, lui pazientemente mi risponde con disponibilità e io comprendo".
La vicenda giudiziaria che l’ha coinvolta ha scatenato polemiche circa la sua presenza sia a Sanremo che al concertone di Capodanno. E forse anche per questo, alla fine, la giovane artista ha scelto questa linea, che si chiude con un messaggio pro-scienza. "A tutte le persone che mi hanno scritto che ho fatto bene a non vaccinarmi: invito tutti a informarsi a mente lucida, senza farsi prendere dal panico. Fidatevi delle persone giuste. Nessuno vuole il nostro male. Lottiamo tutti quanti per un solo motivo: stare in salute, stare tranquilli".