la Repubblica, 5 gennaio 2023
Le notti senza freni di Totti al casinò
Il rettangolo verde lo ha reso celebre in tutto il mondo. Francesco Totti negli stadi di mezza Europa calava i suoi assi, le sue giocate. Adesso, però, la passione dell’ex stella giallorossa si è traferita anche su un altro campo, il tavolo verde dei casinò. Ma in questo caso la fama del Pupone, più che ai colpi da maestro, è dovuta al volume delle puntate. Milioni di euro. Tanto che l’Unità di informazioni finanziarie della Banca d’Italia, l’Uif, ha fatto scattare diversi alert.
Bonifici milionari verso l’estero
Diversi bonifici verso l’estero partiti dai conti correnti di Totti hanno messo in moto la macchina dell’antiriciclaggio. Tecnicamente si chiamano Sos. Si tratta delle segnalazioni per operazioni sospette. Tuttavia gli investigatori, dopo aver lavorato al caso, escludono che si possa trattare di riciclaggio. Totti, nella sua lunga carriera da calciatore, ha incassato ingaggi a sei zeri. Insomma non ci sono dubbi che i soldi siano suoi, le Sos partono per qualsiasi cittadino quando si trasferiscono grosse quantità di denaro, senza che questo rappresenti per forza un reato.
Le puntate al casinò di Monte Carlo
Tuttavia la vicenda dell’alert della Banca d’Italia sulle movimentazioni dei conti del "Capitano" apre un nuovo scenario che va oltre la questione del denaro e riguarda il capitolo della passione per il gioco d’azzardo del fantasista di Porta Metronia, una passione che sembra contagiare i campioni del calcio con l’aggressività di un virus. La febbre del gioco ha conquistato anche Totti e in molte occasioni lo ha convito a prendere un volo di linea, quando non un jet privato da Ciampino per raggiungere Monte Carlo.
Proprio a Monte Carlo conducono le tracce finanziarie di alcune operazioni segnalate dall’Uif alla guardia di Finanza, ovvero una serie di assegni bancari accompagnati da un bonifico per un totale di 1,3 milioni di euro intestati alla Société financière et d’encaissement con sede a Monte-Carlo e giustificati dalla causale: "Finanziare le giornate che il noto personaggio ama trascorrere nella casa da gioco del Principato".
L’ultima di queste - secondo quanto ricostruito a Repubblica da fonti qualificate del Principato - risale al 20 dicembre scorso e segue una serie di soggiorni lampo insieme a Noemi Bocchi, che ha accompagnato l’ex numero 10 della nazionale prima allo stadio di Luis II a vedere la partita del campionato francese tra il Monaco e il Clermont, quindi a cenare al Crazy Pizza di Flavio Briatore.
La giocata dopo la cena al ristorante di Alain Ducasse
A parte le recenti trasferte con Noemi, l’ultima delle quali giustificata dalla partecipazione di Totti alla Padel Net Cup, un torneo di padel organizzato dal brand di criptovalute DigitalBits, la routine monegasca dell’ex fuoriclasse inizia di norma con una cena presso il ristorante Louis XV dello chef Alain Ducasse all’interno dell’Hotel de Paris dove Totti ha soggiornato più di una volta nella Principessa Grace, una delle due suite più belle e costose dell’albergo, e dove ha festeggiato i suoi 38 anni insieme all’ex-moglie Ilary Blasi.
Il gioco arriva di norma dopo cena, quando al Pupone di Roma si aprono le porte della Salle Blance, una sale delle più belle e riservate che lo stesso sito internet del casinò di Monte Carlo definisce "la quintessenza del gioco". Arredi grandiosi, vista sul Mediterraneo, puntate sotto le stelle. È qui che Totti entra come cliente Platinum, una categoria riservata solo a pochi, accolto dalle "Graces florentines", il quadro di Paul Gervais raffigurante le tre cortigiane più desiderate della Belle Epoque ospiti fisse proprio del casinò.
Le notti con gli ex compagni di squadra Nainggolan e Szczesny
Memorabili le sue notti di gioco, anche pochi giorni prima della finale di Conference League della Roma lo scorso 25 maggio. Molte le serate trascorse insieme all’ex-compagno di squadra e amico Radja Nainggolan, altro appassionato dell’azzardo di lusso. A metà tra cronaca e leggenda ormai è il furto di un assegno da 180mila euro subito nel 2018 che avrebbe dovuto coprire proprio i debiti da gioco del campione belga. Una passione contagiosa, la loro, tanto da aver attirato in un’occasione anche l’ex-portiere della Roma oggi numero uno della Juventus, Wojciech Szczesny. I croupier del casinò raccontano però che il più sobrio fuoriclasse polacco si sia tirato indietro a metà della serata, stupito dalle puntate dei compagni di spogliatoio, capaci di far arrossire persino le cortigiane di Gervais.