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 2023  gennaio 03 Martedì calendario

Biografia di Marc Tarabella

Figlio di immigrati italiani, parla correttamente la nostra lingua ed è ritenuto uomo tutto d’un pezzo. Eppure la procura belga vuole vederci chiaro sul ruolo di Marc Tarabella, l’eurodeputato socialista belga – iscritto pure ad Articolo 1 come da lui stesso dichiarato in un video su Youtube – finito nello scandalo Qatargate. A tirarlo dentro sono alcune dichiarazioni fatte da Panzeri agli investigatori e messe a verbale, oltre a un’intercettazione tra Panzeri e Giorgi dalla quale si capisce come Tarabella avesse seguito le indicazioni dell’ex sindacalista bergamasco sulle dichiarazioni da fare in favore dell’emirato.
Nel suo interrogatorio Panzeri sostiene che l’eurodeputato belga sia effettivamente andato a Doha per un viaggio («Tarabella è andato in Qatar») nonostante fosse stato esplicitamente vietato dal capo del Partito socialista belga, Paul Magnette, alla luce delle polemiche sui decessi dei lavoratori per la costruzione degli stadi della Coppa del mondo di calcio. Ma a pesare sul Tarabella sono anche le dichiarazioni da lui stesso fatte davanti a una serie di ufficiali del Qatar, tra cui il ministro del lavoro Ali ben Samikh Al-Marri: un’ audizione al parlamento europeo che risale al 14 novembre scorso, una data fondamentale per l’inchiesta della procura belga. Quella giornata era infatti stata preperata con cura da Giorgi e Panzeri, perché considerata un po’ la prova del fuoco per l’immagine del Qatar. Al centro delle polemiche e con i Mondiali alle porte, l’emiro non poteva in alcun modo permettersi un passo falso davanti al Parlamento Europeo. Per questo in almeno due incontri precedenti – come ammesso da Giorgi a verbale – Panzeri aveva fatto una sorta di allenamentopreparatorio per il ministro, con tanto di discorso scritto e discussione da tenere nei binari. Uno di questi incontri era avvenuto all’hotel di lusso Steigenberger Wiltcher’s, in avenue Louise, tre giorni prima dell’audizione.
Secondo quanto ricostruito, il 14 novembre in aula c’erano anche Alessandra Moretti e Andrea Cozzolino. Panzeri seguiva la discussione al telefono con Giorgi, in diretta. Guidava, dava indicazioni, suggeriva interventi sul tema dei diritti umani e dei lavoratori. Uno di questi era proprio per Tarabella, che doveva dire qualcosa che suonasse come “non vedevo questo interesse quattro anni fa quando c’erano i Mondiali in Russia”. Una frase da pronunciare ostentando calma. Cosa che effettivamente è avvenuta: secondo quanto riportato dal giornale belga Le Soir (ma non trascritto negli atti di indagine), quel giorno Tarabella avrebbe sottolineato in aula l’ipocrisia dei suoi colleghi, che «non si sarebbero fatti gli stessi scrupoli durante le precedenti grandi competizioni sportive».
L’avvocato di Tarabella, Maxim Toller, ha ribadito che il suo assistito è a disposizione della giustizia e ha chiesto di essere ascoltato rapidamente per potersi difendere. «Ha anche detto che non si nasconderà dietro la sua immunità parlamentare – ha aggiunto Toller – perché non ha nulla da rimproverarsi. È quindi favorevole alla revoca dell’immunità, se richiesta».