Corriere della Sera, 3 gennaio 2023
Il talento di Roberto Bolle
L’annuale appuntamento con Roberto Bolle è uno di quelli che non si possono perdere: perché lui stesso è uno spettacolo, perché la danza è ospite rara della tv, perché la rappresentazione della grazia ci indica strade che sono sempre meno percorse (Rai1 e Rai Play). Gli aspetti più innovativi di Roberto Bolle – Danza con me sono essenzialmente due.
Il primo è il desiderio costante di Bolle di proiettare il mondo della danza classica nello spazio infinito della virtualità, là dove coreografia e scenografia si incontrano in un universo nuovo in un reciproco scambio di senso. Del resto, il motto del programma dice che puoi fare qualunque cosa se ci credi veramente. Il secondo riguarda la struttura stessa del programma che, anno dopo anno, trova una dimensione narrativa sempre più articolata. Bolle non si limita ad invitare alcuni ospiti del mondo dello spettacolo, come normalmente si fa, ma li inserisce dentro un racconto, come nell’esilarante «Roberto’s Family» un omaggio alla «famiglia Addams».
Così la partecipazione di Luca Zingaretti, Cristiana Capotondi, Elio, Virginia Raffaele, Alberto Angela, Paola Minaccioni, Claudia Gerini, Edoardo Leo e altri ancora non si riduce alla classica «ospitata» ma si trasfigura in una delle favole o in uno dei miti che il repertorio coreutico propone. Insomma, Bolle non ha paura del pop ma cerca di elevarlo al passo di danza. La danza è libertà d’espressione, lo ha sottolineato Bolle, la danza è gentilezza. Luca Zingaretti, quasi in chiusura della trasmissione, si è esibito in un elogio della gentilezza, «una parola che ultimamente vive nell’ombra, quasi fosse superflua, dimenticata».
Danza con me è un tentativo plastico, contagioso di mostrare quanto gentilezza e danza siano sovrapponibili, plasmabili, determinanti. In un mondo sempre più disarmonico, è importante che la fiammella dell’armonia resti accesa.