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 2023  gennaio 03 Martedì calendario

NOMI "DI PIUMA", VENDITE DI FERRO - NEL 2022 HA SPOPOLATO IN LIBRERIA “FABBRICANTE DI LACRIME”, SCRITTO DA UN’EMILIANA NON ANCORA TRENTENNE CHE SI CHIAMA MATILDE, SI FIRMA ERIN DOOM E CI TIENE A RESTARE ANONIMA COME ELENA FERRANTE – IL SUO SUCCESSO È MERITO DI TIKTOK - ARRIVA DAL WEB ANCHE LA TERZA SUL PODIO, COLLEEN COOVER - E I GRANDI NOMI? DEVONO ACCONTENTARSI DELLE BRICIOLE… -

L’anno scorso la capolista assoluta del bestseller fu Stefania Auci, siciliana. E due anni fa fu un altro siciliano, Andrea Camilleri. Quest’anno la dominatrice delle librerie, con Fabbricante di lacrime (e ottava con Nel modo in cui cade la neve) è un’emiliana non ancora trentenne che si chiama Matilde, si firma Erin Doom e ci tiene a restare anonima come Elena Ferrante (sta diventando una moda?).

Il suo successo pare sia molto dovuto al cosiddetto effetto TikTok (il social che per il mondo dell’editoria rischia di diventare quello che sono i bitcoin nel mondo della finanza). L’anno passato a occupare i primi tre posti della Top 20 Generale erano tre scrittrici (Auci, Valérie Perrin, Madeline Miller), adesso sono rimaste due (terza è Colleen Coover con It ends with us, anche lei autrice per giovani adulti proveniente dal web), mentre il secondo posto va a Joël Dicker con Il caso Alaska Sanders.

Però Madeline Miller resiste ancora con i suoi racconti omerici rivisitati (disastrosamente) al settimo e al quindicesimo posto. Resiste anche Cambiare l’acqua ai fiori in tredicesima posizione e ormai decisamente entrato nella categoria dei longseller. La casa editrice con più presenze (4) nei primi venti posti è la Salani seguita da Einaudi (3), Marsilio (2) e Sellerio (2).

Nella loro schiacciante maggioranza i libri più venduti non sono proprio la mia tazza di tè e potrei cavarmela con qualche battuta acrobatica (dire ad esempio che Matteo Bussola mi sembra il Fabio Volo dei poveri ma, essendo già Fabio Volo il Fabio Volo dei poveri, cosa sarà allora Matteo Bussola?).

Come sparare sulla Croce Rossa? Non capisco il messaggio contenuto in questa classifica: largo ai giovani, ovvero al genere young adult? Però forse il messaggio è un altro ed è dato dal titolo di uno dei libri premiati dal pubblico: La sottile arte di fare quello che c***o ti pare. Sì, gli italiani leggono quello che c***o gli pare. E nemmeno in maniera tanto sottile.