ItaliaOggi, 3 gennaio 2023
Anche in tribunale i sigari cubani battono gli americani
C’è un solo sigaro Cohiba autentico ed è quello cubano che dal 1966 viene prodotto a mano da Cubatabaco, storica azienda del tabacco dell’isola caraibica e l’unica alla quale spettano i diritti dell’uso del marchio Cohiba. Con lo stesso nome si chiamano anche i sigari venduti negli Usa dalla società americana General Cigar. Un’appropriazione che ai cubani non è mai andata giù e che li ha visti impegnati dal 1997 in un braccio di ferro legale durato un quarto di secolo contro gli statunitensi della General Cigar.
Ora, dopo 25 anni, Cuba ha vinto negli Stati Uniti la propria battaglia commerciale sul marchio Cohiba. General Cigar ha presentato ricorso.
I giudici del tribunale Usa dell’ufficio marchi e brevetti hanno dato ragione a Cubatabacco. E hanno ordinato la cancellazione della registrazione del marchio Cohiba da parte di General Cigar negli Stati Uniti per la violazione della Convenzione internazionale del 1929 (di cui fanno parte anche Usa e Cuba) per la protezione commerciale e dei marchi. Questa prevede che i paesi sono obbligati a rifiutare o cancellare una registrazione quando il richiedente, in questo caso General Cigar, sa che il marchio è già usato in un altro paese della Convenzione. I giudici americani hanno accertato che General Cigar sapeva che Cohiba era il nome di un sigaro cubano e marchio di proprietà di Cubatabacco quando, nel marzo 1978, chiese di registrare il brand Cohiba negli Usa. I due brand Cohiba differiscono nel logo: il sigaro Cohiba americano ha un punto rosso nella O di Cohiba e una fascetta rossa, mentre i Cohiba cubani hanno un logo color oro e nero con il profilo di un indiano Taïnos.