Corriere della Sera, 2 gennaio 2023
Ronaldo ha sbagliato ad accettare un miliardo?
Importante chiudere bene una carriera di gol, di grandi vittorie, in Europa e nel mondo. Non è facile mettere la parola fine, trovare i tempi giusti per ritirarsi dal palcoscenico, nello sport e non solo. Ronaldo (foto), 37 anni, ha fatto la sua scelta: i soldi non gli mancano, ma ingordo ha pensato bene di finire i suoi giorni da campione ormai in scadenza intascando un altro miliardo di euro, in Arabia Saudita, con l’Al Nassr: 200 milioni a stagione per due anni e mezzo (primi 500 milioni) in un campionato che conta nulla a livello internazionale, gli altri 500 perché la Lega Saudita ha scoperto in lui un talento, tutto da verificare, come uomo immagine, perfetto per lanciare la candidatura di Arabia-Egitto-Grecia a ospitare i Mondiali del 2030. Non sono sufficienti i social e i follower, scatenati in Arabia Saudita dopo la notizia dell’ingaggio di CR7, a certificare doti diplomatiche e di comunicazione di Ronaldo: la Fifa e la Coca Cola non hanno dimenticato lo sgarbo del portoghese quando cestinò una bottiglia della bibita più famosa del mondo in una conferenza stampa agli Europei. I familiari di Ronaldo sono felici perché il loro futuro, che era già assicurato, è garantito per le prossime cinque generazioni, Jorge Mendes, l’agente che manovra il portoghese, si gode le sue percentuali da sultano. Tutti felici? No, Ronaldo ha cercato fino all’ultimo una squadra europea competitiva, magari con ambizioni in Champions. Ma sono state proprio le sue folli richieste economiche (e certi suoi comportamenti) a portarlo là, e solo là, in Arabia Saudita, dove potevano soddisfarle. Ronaldo ha sbagliato l’ultimo gol, proprio come in Qatar, dove è finito tra le riserve. Le panchine e i gol in Arabia Saudita sono d’oro, ma fin troppo comodi.