Anteprima, 1 dicembre 2022
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Biografia di Jiang Zemin
Jiang Zemin (1926-2022). Ex segretario del Partito comunista cinese. «Era stata una scelta di compromesso ispirata dall’astuto Deng Xiaoping, che aveva fatto sparare sui ragazzi di Piazza Tienanmen ma aveva anche dettato la nuova rotta per la Repubblica popolare: “la grande apertura al mercato con caratteristiche socialiste cinesi” […]. Jiang gestì bene quella fase ambigua dopo Tienanmen. Il mondo sotto choc dichiarò la volontà di isolare la Cina. Ma presto, facendo i conti con la nascente globalizzazione economica, il sangue fu dimenticato. Nel 1997 il presidente cinese poté assistere alla trionfale restituzione di Hong Kong alla madrepatria (il principe del Galles, oggi Re Carlo III, lo descrisse comunque come “una statua di cera spaventosa con i capelli tinti di nero”). Soprattutto, nel 2001 era ancora al vertice quando la sua Cina fu ammessa nella Wto. E sempre nel 2001 il Cio premiò l’apertura economica assegnando a Pechino i giochi olimpici per il 2008. Nel 2002, a 76 anni suonati, Jiang lasciò la carica di segretario generale del Partito a Hu Jintao (anche questa successione era stata predisposta da Deng prima di morire). Fu però un pensionamento con “caratteristiche cinesi”: Jiang Zemin tenne per altri due anni, fino al 2004, la carica di Presidente della Commissione militare centrale. Come diceva Mao, “il potere deriva dalla canna dei fucili” […]. Ha funzionato così per decenni il sistema di potere della Repubblica popolare cinese: gli anziani compagni formalmente ritiratisi a vita privata hanno mantenuto influenza e una parte di potere dietro le quinte. Con Xi Jinping questo sistema è finito. A 96 anni Jiang Zemin non si vedeva in pubblico da molti mesi […]. Troppo malato per muoversi. Ma ancora nel 2017, al Congresso che aveva iscritto il pensiero di Xi nella Costituzione, il vecchio “immortale” era in prima fila: si era visto sbadigliare platealmente, anche guardare con insistenza l’orologio, quasi a segnalare che il nuovo leader assoluto stava parlando troppo a lungo. È morto di leucemia e per il blocco di organi vitali» [Santevecchi, CdS].