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 2022  dicembre 01 Giovedì calendario

Biografia di Davide Rebellin

Davide Rebellin (1971-2022). Ciclista italiano. È stato il più longevo professionista al mondo e uno dei più vincenti della storia del movimento italiano: la sua ultima corsa prima del ritiro era stata la Veneto Classic dello scorso 16 ottobre. «Specialista delle classiche, ha vinto un’edizione dell’Amstel Gold Race (nel 2004), tre della Freccia Vallone (nel 2004, 2007 e 2009) e una della Liegi-Bastogne-Liegi (nel 2004), oltre a una tappa al Giro d’Italia. Il collega Davide Cassani: “Non si era mai visto un ciclista correre per 30 anni: Davide era la passione per il ciclismo fatta persona. È paradossale perdere la vita un mese dopo aver smesso di correre”. In una carriera ricca di successi anche l’ombra del doping che arriva dopo i Giochi olimpici di Pechino 2008, nei quali conquista l’argento nella gara in linea. Nell’aprile 2019 a Rebellin viene contestata la positività al doping su campioni di sangue prelevati durante l’Olimpiade e gli viene revocata la medaglia d’argento. Dopo sette anni, nell’aprile 2015, viene assolto dalle accuse di aver assunto sostanze dopanti in quanto il fatto non sussiste. Rebellin era stato vittima, nel settembre dello scorso anno, di un altro incidente, nel quale aveva riportato la frattura di tibia e perone. Vegano, beveva litri di acqua in cui scioglieva infuso di corallo di Okinawa, si nutriva di quinoa, miglio e amaranto e si faceva le barrette energetiche da solo con materie prime biologiche. A chi gli chiedeva perché non smettesse, lui rispondeva “perché mi piace correre”, non si ritirava mai, non arrivava mai oltre metà classifica, non rubava il posto o lo stipendio a nessuno. A due domande non amava rispondere: la traumatica separazione dalla moglie-manager Selina, con cui faceva coppia inseparabile dall’infanzia, e la vicenda doping che per lui fu “un’ingiustizia che ho pagato cara e non voglio più rivivere”» [CdS].