Anteprima, 27 dicembre 2022
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Biografia di Elena Gianini Belotti
Elena Gianini Belotti (1929-2022). Educatrice. «Nata a Roma il 2 dicembre 1929 da una famiglia di origine bergamasca, Elena Gianini Belotti si era diplomata alla Scuola assistenti dell’infanzia Montessori e non aveva una formazione accademica. Dal 1960 (anno della sua istituzione ad opera di Adele Costa Gnocchi, allieva di Maria Montessori) al 1979 aveva diretto il Centro Nascita Montessori della capitale, il primo in Italia a occuparsi della preparazione al parto delle future madri e alla cura del bambino nei primi mesi di vita. L’intento era di trasformare in azioni concrete le indicazioni teoriche montessoriane sulla precocissima vita psichica del neonato, fino a quel momento considerato un essere inerte, insensibile agli stimoli ambientali, e a dare a ogni nuovo nato la possibilità di crescere nel modo più congeniale possibile, indipendentemente dal sesso. A lungo docente in un istituto professionale statale per assistenti all’infanzia, dove per molti anni ha insegnato la pratica montessoriana dell’osservazione e degli interventi educativi con i bambini, Elena Gianini Belotti ha collaborato con giornali e riviste, tra cui Paese sera e Noi Donne. Al suo attivo c’è una vasta produzione letteraria e saggistica che ruota sempre attorno ai temi dell’emancipazione femminile e comprende, tra gli altri, Il fiore dell’ibisco (Rizzoli, 1985, recentemente ripubblicato dall’Associazione culturale Tessere) in cui si misura con le relazioni tra adolescenti e persone mature. Un argomento che svilupperà anche nel saggio Amore e pregiudizio(Mondadori, 1988). Con Adagio un poco mosso(Feltrinelli, 1993), la scrittrice propose una raccolta di racconti con protagoniste signore intorno agli ottant’anni, mentre Pimpì oselì(Feltrinelli, 1995), titolo ripreso da una vecchia filastrocca, è il racconto, autobiografico, di un’infanzia tra gli anni Trenta e l’inizio della Seconda guerra mondiale. La differenza tra i sessi e la subordinazione femminile al modello maschile è al centro anche di Prima le donne e i bambini (Feltrinelli, 1998), a cui seguono il memoir Voli (Feltrinelli, 2001) e il romanzo Prima della quiete. Storia di Italia Donati(Rizzoli, 2003), una storia di emancipazione femminile ante litteram ispirata alla vicenda vera di una donna che, a fine Ottocento, sfugge al destino della sua poverissima famiglia analfabeta e diviene maestra, poi indotta al suicidio dalla diffamazione. La vecchiaia torna al centro in uno degli ultimi testi, Onda lunga(Nottetempo, 2013) dove, ancora una volta, la protagonista è una signora di una certa età, ironica e indomabile, capace di trovare sempre nuove risorse» [Taglietti, CdS]. Morta a Roma il giorno di Natale.