21 dicembre 2022
Tags : Nicolas Vaporidis
Biografia di Nicolas Vaporidis
Nicolas Vaporidis, nato a Roma il 22 dicembre 1981 (41 anni). Attore. Tra i suoi film, Notte prima degli esami (Fausto Brizzi 2006), Notte prima degli esami – Oggi (Brizzi 2007), Last minute Marocco (Francesco Falaschi 2007), Cemento armato (Marco Martani 2007), Come tu mi vuoi (Volfango De Biasi 2007), Questa notte è ancora nostra (Paolo Genovese e Luca Miniero 2008), Maschi contro femmine (Brizzi 2010), Tutti i soldi del mondo (Ridley Scott 2017) e Bla bla baby (Fausto Brizzi, 2022). Vincitore dell’edizione 2022 dell’Isola dei Famosi.
Vita Padre greco, madre romana. Primo figlio del secondo dei tre matrimoni del padre. Cresciuto con la madre, è stato grazie al nonno, direttore di produzione della Maura Film, che ha conosciuto la passione per il cinema. Dopo il liceo ha fatto il cameriere a Londra e seguito i seminari di recitazione del Lee Strasberg Theatre Institute. Tornato a Roma si è iscritto al Teatro Azione di Cristiano Censi e Isabella Del Bianco • «Partecipazioni a varie fiction tv con personaggi non memorabili, l’incontro con il cinema con Enrico Oldoini (Tredici a tavola) e con Pieraccioni (Ti amo in tutte le lingue del mondo). Poi è arrivato Luca Molinari, lo sfigato liceale di Notte prima degli esami e “finalmente ci siamo anche noi” dice. E per “noi” intende “una nuova generazione di attori, molto vicina a una nuova generazione di pubblico. Che si ritrova nei nostri personaggi, conosce ad esempio la goffaggine di Luca, la sua capacità di sbagliare i tempi, gli incresciosi tentativi di superare la timidezza”» (la Repubblica) • «Per Notte prima degli esami non ho preso un centesimo. Col sequel è andata un poco meglio. I soldi se ne sono andati tutti nell’acquisto di una casa e ho dovuto fare un mutuo, altrimenti non mi sarei mai potuto permettere di ristrutturarla» (al settimanale A) • «La fase discendente è fisiologica. Stanchi il pubblico, sbagli i progetti, non vieni capito. L’importante è sapersi reinventare. E fortuna vuole che non abbiamo scadenza breve, come i calciatori. Non accettando più sceneggiature che non piacciono. Funziona come con il sesso. Dai venti ai trent’anni provi tutto. Poi sai come divertirti, che cosa fare, dove toccare, come creare e dare piacere. Quando non conosci, vai per esclusioni» (a Lavinia Farnese) • «Notte prima degli esami, 2006: grande successo. A seguire dieci anni di popolarità e film amatissimi. Poi un po’ di silenzi, di assenza dal grande schermo. È stata crisi? “Non direi crisi. Il lavoro dell’attore è come una giostra, come stare sulle montagne russe, salite importanti e discese repentine. Ma sono sempre più innamorato del cinema”. A 24 anni è difficile gestire il successo che ti travolge... “Non sono stato per nulla capace di gestire il successo. A 24 anni non ero pronto e nessuno lo è. Sono andato avanti anni con tutti quei film di successo”. Poi la fuga a Londra visto che non arrivavano proposte interessanti? “Nessuna fuga, facevo da tempo avanti e indietro con Londra. Lì, ho aperto anche un ristorante come investimento alternativo”. Le capita di rivedere Notte prima degli esami? che effetto le fa? Nostalgia? Rimpianti? “Solo tenerezza. Mi mancano le serate con Giorgio Faletti. Ma non ho nostalgia di quei tempi, oggi sono più sereno, non ho più quel senso di inadeguatezza di allora”» (a Maria Volpe) • Nel 2007 ha pubblicato il romanzo Bravissimo a sbagliare (Mondadori) • Nel 2019 ha aperto il ristorante “Taverna Trastevere”, a Londra, nell’area di Clapham. «“Venni a Londra la prima volta a 18 anni, dopo il diploma, per fare esperienza, migliorare la lingua, capire cosa fare della mia vita, come tutti i miei coetanei di allora, il primo passo fu entrare in un ristorante chiedendo se ci fosse lavoro per me. Mi accolse il gestore, un italiano di Roma, come me, Alessandro Grappelli. Come prima cosa mi mise a tagliare il pane. La sera stessa, a fine turno, mi disse: “Tu mi piaci. Perché non rimani che abbiamo bisogno di gente come te?”. Il giorno dopo chiamai mia madre e le dissi che avrei spostato il viaggio di ritorno. Non di qualche settimana, ma di mesi. Alla fine, sono passati 22 anni e anche se continuo a fare avanti e indietro con l’Italia per seguire la carriera da attore, Londra rimane il mio quartier generale. Qui ho ottenuto il mio primo lavoro, ricevuto il mio primo stipendio, aperto il primo conto corrente bancario e Grappelli, da mio primo datore di lavoro, è diventato un amico fraterno e ora socio in affari. È stato lui a coinvolgermi in questa ultima avventura culinaria”. Nel locale di Clapham Junction che Vaporidis si vede più spesso girare tra i tavoli, prendere gli ordini, rispondere al telefono, consigliare il vino da abbinare ai piatti. “È la mia isola Tiberina nella cosmopolita Londra. Un angolo della mia Trastevere, dove sono cresciuto, che ho voluto riportare qui nella sua forma più originale e autentica. Guai a modificarlo di una sola virgola, è essenziale che per qualche ora i clienti credano di essere a poca distanza dal Cupolone”» (Alessandro Allocca) • «Da qualche anno affianca alla recitazione anche l’attività di insegnante di comunicazione, richiesto da manager e dirigenti ma utile anche agli studenti, perché “si può comunicare bene a ogni età. E prima si comincia, meglio è”. Quali gli errori da evitare? “Non dondolare mentre si parla. Non toccarsi i capelli, la punta del naso, non muovere le mani. Non parlare precipitosamente. Mangiare le parole trasmette l’idea di voler finire in fretta l’incontro. Ricordarsi sempre che le parole rappresentano solo il 7% della comunicazione”. Consigli pratici? “Guardare dritto davanti a sé, ma mai fissare a lungo l’interlocutore: si può comunicare aggressività. Il trucco è quello di guardare la persona in un punto in mezzo ai suoi occhi. Così lo sguardo è meno sfidante”» (a Ilaria Ravarino) • Sulla vittoria a L’Isola dei Famosi, dopo 99 giorni e 55 puntate: «Avevo una certa reticenza nei confronti dei reality, avevo paura, pensavo di non essere all’altezza. Poi dopo un po’ ho pensato che fosse un’occasione unica. Perché il reality non è solo una vetrina, è un’esperienza umana molto forte. Resistere fisicamente è durissima, ma resistere mentalmente è la parte più sottovalutata. Per resistere alla fame, solitudine, assenza di contatti, lontananza da chi ami, devi combattere con la testa» (a Maria Volpe) • «Il mio desiderio era uscire indenne da una “macchina” che non conoscevo. Ho sempre pensato di non tradire mai me stesso. L’isola è stata una lente d’ingrandimento che ha evidenziato non il cambiamento ma l’evoluzione di ciò che ero. Sono riservato e ho i miei tempi per aprirmi. Alcuni compagni d’avventura hanno capito questo, come Edoardo Tavassi, aiutandomi a raccontare la mia storia in pubblico. [...] Ho perso otto chili. Peso 56 chili, come a 13 anni. Ho l’aspetto un po’ patito, ma i medici hanno detto che recupererò» (a Tv Sorrisi & Canzoni).
Amori Fidanzato con Ali, che vive a Londra. «È un rapporto che non ho mai avuto con le altre, prima non ne ero capace io. Ali è una di quelle persone che mi ha aiutato a diventare la versione più sincera di me; dunque, più piacevole» (a Maria Volpe). «Ci siamo conosciuti nel momento più complicato della mia vita e lei ha accettato tutto con il sorriso, senza farmi pesare mai nulla e questo mi ha fatto innamorare» (a Vanity Fair) • È stato sposato poco più di un anno con Giorgia Surina (nozze su un’isola della Grecia). «Un tempo sosteneva che per lei il matrimonio è per sempre: che cosa è successo? “Si parte con le migliori intenzioni, poi bisogna fare i conti con la vita. Ho imparato che le cose cambiano e che bisogna saper cambiare idea. Se una situazione ti rende infelice, il sogno può diventare un incubo. E allora è meglio fermarsi. Noi ci siamo fermati”. Noi, oppure lei? “Io sono molto onesto e brutale, non fingo che le cose siano diverse da come sono. Oggi, riesco a distinguere dov’è il muro e anziché schiantarmici cerco all’ultimo minuto di sterzare, prima di farmi troppo male. La consapevolezza può non essere di entrambi, uno vede il pericolo prima e se è davvero onesto interviene, prima di diventare infelici entrambi. È una forma di dovere, vale con le donne, nelle amicizie, nel lavoro”» (a Marina Cappa) • Tra le sue ex, le attrici Cristiana Capotondi e Ilaria Spada e Maria Vittoria Roncoroni, figlia di Vittorio.
Vizi «Le droghe le ho provate tutte, con moderazione. Qualche canna ogni tanto me la faccio. Ma non sono mai stato vittima di niente, non ho vizi né ossessioni. Non sono mica una rockstar del passato» (a Lavinia Farnese).
Curiosità È demofobico, ha paura di ritrovarsi tra la gente: «È cominciata da ragazzino… Odiavo le discoteche con le sale anni Ottanta, quelle gremite di gente dove, appena ti giri e molli gli amici, perdi il senso dell’orientamento. Gli altri ballavano, io mi irrigidivo… Prima scorbutico, infastidito, quindi schiavo della paura, bloccato. Crescendo, la nevrosi è peggiorata. E il successo di Notte prima degli esami mi ha messo alle strette» (al mensile OK La salute prima di tutto).
Capelli «Perdere i capelli è stato un trauma, un lutto con tanto di cerimonia annessa. I pochi rimasti li chiamo per nome e cognome. Li ho tagliati tutti e alé, la vita continua. E alla fine questo look piace e poi da ragazzino li portavo sempre così» (a Stefania Saltamacchia).
Religione «Sono credente, molto meno nella Chiesa, anche se Papa Francesco mi piace parecchio, perché sembra normale come lo sono le nostre vite. Da piccolo sono stato pure chierichetto. E ho tutti i sacramenti, esclusa, naturalmente, l’estrema unzione. Ma per quella, davvero, fretta non ne ho» (a Lavinia Farnese).