la Repubblica, 31 dicembre 2022
Hanif Kureishi sta male
ROMA – Un malore improvviso, poco dopo essere sbarcato a Roma, e lo scrittore e drammaturgo inglese Hanif Kureishi, 68 anni, è dovuto ricorrere alle cure dei medici del policlinico universitario Agostino Gemelli, dov’è ora ricoverato. L’autore de Il Budda delle periferie, Intimacy, La madre e altri romanzi e sceneggiature era arrivato nella capitale per trascorrervi il Natale con la compagna Isabella D’Amico, titolare di un’agenzia letteraria, e la sua famiglia. I figli, i gemelli, Carlo e Sachin avuti dalla prima compagna, ventinovenni ed entrambi sceneggiatori, e il più piccolo, Kier, 25 anni, nato da una successiva relazione, lo hanno raggiunto due giorni fa. A loro il padre ha consigliato di non mancare di visitare Roma, le sue bellezze. Al personale del policlinico cattolico, ha espresso la sua riconoscenza: «Sono commosso e grato per l’attenzione sanitaria e umana che mi state riservando». Kureishi ha scritto di immigrazione e immigrati. La sua notorietà va ascritta proprio alla narrazione dell’esistenza di giovani che, come lui, inglesi a tutti gli effetti, hanno consapevolezza delle proprie radici nell’India o in altri Stati che facevano capo al vecchio impero britannico. Ha viaggiato in lungo e in largo, curiosando negli angoli più sperduti del pianeta, ma la sua vita londinese è molto abitudinaria. Ritirata e semplice. Ed è appassionato di calcio tifando allo spasmo per il Manchester United.
Kureishi è stato uno dei primi a prevedere i rischi dell’integralismo islamico. Lo ha fatto con Mio figlio il fanatico eThe Black Album, opere predittive del pericolo insito nel fanatismo di alcuni immigrati di seconda generazione.
Ha collaborato con David Bowie che ha firmato la colonna sonora della serie televisiva tratta dalla sua opera prima, Il Budda delle periferie, con la regia di Roger Mitchell, lo stesso che ha diretto anche l’adattamento cinematografico de La madre. Con la sceneggiatura di My beautiful laundrette, è stato candidato all’Oscar.
«Ci auguriamo», confida un medico del Gemelli, «che lo scrittore possa superare questo momento difficile».