Corriere della Sera, 31 dicembre 2022
Iran, un giornalista condannato a morte
Le autorità dell’Iran hanno condannato a morte lo scrittore Mehdi Bahman, arrestato in ottobre nell’ambito delle proteste contro l’uccisione di Mahsa Amini a Teheran. Lo ha riferito il portale Iran International, legato all’opposizione iraniana e con sede a Londra. La notizia è diventata virale sui social, anche se al momento non vi sono conferme ufficiali. La condanna di Bahman è legata a un’intervista a un’agenzia di stampa israeliana e a due interventi sul canale tv israeliano «Channel 13»: Bahman è stato accusato di spionaggio per «aver espresso rammarico per l’inimicizia tra Repubblica islamica e Israele», e per aver criticato il regime. Secondo quanto riferito da Iran International, dopo essere stato arrestato «in maniera violenta», lo scrittore è stato rinchiuso nel carcere di Evin. La condanna a morte dopo un processo in cui a Bahman sarebbe stato impedito di essere difeso da un avvocato. Autore della raccolta di racconti Bone-Burning Cold, del 2019, pubblicata in Olanda a causa della censura in patria, Bahman, anche illustratore, è un attivista per la tolleranza e la convivenza religiosa.