Corriere della Sera, 31 dicembre 2022
Andrew Tate è stato arrestato
NEW YORK L’ultimo bersaglio di Andrew Tate su Twitter (da cui era stato bandito nel 2017 e recentemente riammesso da Elon Musk) era stata Greta Thunberg. L’influencer ed ex kickboxer 36enne con doppia cittadinanza americana e britannica che si presenta come una sorta di guru che insegna ai ragazzi ad accumulare soldi (e donne), aveva scritto all’attivista ambientalista di possedere 33 auto con «enormi emissioni»; lei gli aveva risposto per le rime e allora Tate aveva ribattuto con un video in cui erano visibili due cartoni di pizza da asporto di una catena romena, Jerry’s Pizza.
Quando, giovedì sera, Tate è stato arrestato insieme al fratello Tristan dalla polizia di Bucarest, che li terrà trenta giorni sotto custodia nell’ambito di un’indagine per stupro e traffico di esseri umani, molti utenti e diversi siti americani e britannici hanno subito ipotizzato che fosse stata proprio la pizza ad aiutare a localizzarlo, anche se non c’erano conferme. Su Wikipedia qualcuno aveva modificato la lista dei suoi match di kickboxing, aggiungendo «Greta Thunberg vs Andrew Tate: 1-0». E la stessa Greta ha twittato: «Ecco cosa succede quando non si riciclano i cartoni della pizza». «Divertente ma non è andata così», ha commentato più tardi Ramona Bolla, portavoce della task force di Bucarest contro il crimine organizzato. Un piccolo spaccato di come le «guerre culturali» sui social mescolino realtà e finzione.
Nato negli Stati Uniti e cresciuto con la madre in Gran Bretagna dopo il divorzio dei genitori, Tate apparve nel 2016 nel reality «Il Grande fratello», ma fu cacciato dopo un video in cui frustava una donna (lei disse che era consensuale). Più tardi è stato bandito da una serie di piattaforme social per dichiarazioni misogine, come l’aver sostenuto che le vittime di aggressione sessuale sono responsabili delle violenze subite. Tate ha confermato di essere «assolutamente misogino» e «assolutamente sessista» e ha usato il fatto di essere controverso per conquistarsi notorietà. Con la sua Hustler’s University, «accademia privata online», ha arruolato una rete di seguaci (ragazzi e uomini che lo pagano 39 sterline al mese per consigli sulla vita) che hanno pubblicato i suoi video sui social e creato – specialmente su TikTok – centinaia di profili con il suo nome e la sua foto in modo da «manipolare l’algoritmo». In pochi mesi questa strategia gli ha permesso di diventare «il re della mascolinità tossica». Su TikTok i suoi video sono stati visti 11 miliardi di volte e la scorsa estate le ricerche su Google con il suo nome superavano quelle per il Covid, Kim Kardashian o Donald Trump (che Tate ha incontrato anni fa a New York dandogli il suo appoggio).
Nel 2017, mentre la polizia britannica lo indagava per presunti abusi su una donna, si è trasferito in Romania, dove si aspettava «meno interferenze». Invece, da mesi le autorità locali indagavano sui fratelli Tate, sospettati di aver creato un gruppo criminale che avrebbe costretto almeno sei donne a produrre contenuti pornografici per siti web specializzati. Ad aprile Andrew e Tristan erano stati interrogati per ore, ora sono in arresto insieme a due collaboratrici romene. Tate, che in passato ha dichiarato che viviamo in un mondo dove i computer ci programmano a lavorare fino alla morte, ha scritto ieri su Twitter che «The Matrix» (un riferimento al celebre film) ha mandato i suoi agenti a prenderlo