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 2022  dicembre 22 Giovedì calendario

Cento esuberi in Serie A

«Ci sono squadre che hanno problemi a pagare i debiti con l’erario, ma che mi telefonano per chiedermi di portargli i giocatori ». La fotografia della Serie A è di un procuratore sportivo: il calcio in bolletta non vuole rinunciare al suo gioco preferito. Il mercato dei trasferimenti.
I presidenti hanno preferito pagare il 3% in più del dovuto piuttosto che rinunciare al brivido del calciomercato. Quando, a novembre, si iniziò seriamente a parlare col governo di un testo che permettesse la rateizzazione degli oneri fiscali e contributivi accumulati nel 2022 dal calcio italiano, il ministro per lo sport Andrea Abodi aveva provato ad abbozzare una richiesta: «Facciamolo, ma chi ne vorrà beneficiare, non potrà spendere sul mercato più di quanto incasserà». Ma così le squadre hanno detto no: toccatemi tutto, tranne il piacere della compravendita.
Ora più che di acquisti, si parla di cessioni: la stima è che ogni club abbia almeno 5 giocatori da sistemare. Vorrebbe dire che 100 calciatori di Serie A sono di troppo. E il difficile, in un sistema in crisi, non è solo a chi darli. Ma come fare per soddisfare, insieme, la riduzione dei costi tagliando il monte stipendi – soprattutto quelli più pesanti che non rendono - e recuperare liquidità. A proposito di tagliare: la Samp sta cedendo Bereszynski e Caputo, prendendosi Zanoli e Lammers: scambi che farebbero risparmiare 735 mila euro da gennaio a giugno. Ma non pensate che i blucerchiati siano gli unici. Rateizzare i debiti vuol dire aver risolto il problema immediato, ma anche crearsene un altro per i prossimi mesi. Perché rispetto alla scorsa stagione aumenteranno sensibilmente i costi, visto che oltre al netto dello stipendio bisognerà pagare Irpef, Inps (sospesi nel 2022) e le rate del pregresso. Insomma, serve cassa.
In estate, quando lo spettro delle scadenze dei versamenti sospesi s’era già materializzato, dieci club su venti in Serie A hanno speso più di quanto incassato. In qualche caso, molto di più. E anche adesso, mentre si studia dettagliatamente l’impatto di quella rateizzazione sui conti e sulle scadenze, il circo degli affari è già ripartito. Anche cercando calciatori gratis. Oggi il primo acquisto italiano sarà il portiere Ochoa alla Salernitana: 37 anni e a parametro zero. Lo specchio di un movimento senza soldi e senza idee.