Avvenire, 20 dicembre 2022
Torna Lo zecchino d’oro
«Tutti i grandi sono stati bambini una volta. Ma pochi di essi se ne ricordano». Questa la citazione letteraria tratta dal celebre racconto Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry con cui Stefano Coletta, responsabile di Rai 1 e Direttore Intrattenimento Prime Time, ha aperto la conferenza stampa del 65° Zecchino d’Oro presso gli studi televisivi di Bologna. E continua: «Un’iniziativa che si pone da sempre l’obiettivo di creare valore e talento e la responsabilità di veicolare contenuti ed espressioni ai più piccoli».
Il tradizionale festival di canzoni per bambini, raccontato nel 2019 anche in un suggestivo film che ha ripercorso la nascita e l’attività del Piccolo Coro dell’Antoniano, fondato nel ‘63 da Mariele Ventre (indimenticata, straordinaria musicista e direttrice, soprannominata “fata dello Zecchino”), ha in effetti descritto la trasformazione della nostra società attraverso l’infanzia. Ed è “Semplicemente bambino” il titolo di questa edizione che andrà in onda su Rai 1 giovedì 22 e venerdì 23 dicembre alle ore 17.05 e sabato 24 dicembre alle ore 17, accompagnando tutti i bambini verso il Natale, con una particolare attenzione a tematiche importanti ed attuali come l’inclusione, la famiglia, la diversità, il bullismo e la transizione ambientale, grazie al grande lavoro svolto sulle canzoni, a cui quest’anno sono stati associati cartoni animati che potranno essere apprezzati anche dai non udenti.
Dopo il successo dello scorso anno, tornano alla conduzione delle prime due puntate Francesca Fialdini e Paolo Conticini, che al suo quinto anno all’Antoniano ironizza definendosi “boomer” entusiasta, sentendosi un privilegiato a respirare le atmosfere di purezza dello Zecchino. Per la finale, invece, in onda il pomeriggio della Vigilia di Natale, il padrone di casa sarà Carlo Conti, direttore artistico del festival («vera e propria istituzione della cultura italiana» dice), per il quale sente tutto il peso dell’eredità legata ai nomi di Mariele Ventre e Cino Tortorella. Conti ricorda che durante le tre giornate di gara si faranno continui appelli per la raccolta fondi “Operazione pane”, la campagna di Antoniano che supporta 18 mense francescane in Italia e 5 nel mondo (in Ucraina, Romania e Siria). «È emblematico – ricorda fra Giampaolo Cavalli, direttore dell’Antoniano che la mensa dei poveri si trovi a pochi metri dallo studio televisivo: sono mondi che fanno parte di una comunità speciale, per questo vivono armoniosamente insieme». Tutti potranno sostenere la campagna con un sms o una chiamata da rete fissa al 45588.
Ma veniamo alle canzoni in gavoce ra: 14 brani interpretati da bambini provenienti da 11 diverse regioni d’Italia, insieme al Piccolo Coro dell’Antoniano diretto dall’esperta Sabrina Simoni che puntualizza di non voler cercare esclusivamente la nei nuovi talenti, ma la loro identità, l’autenticità: «Ci stupiranno con la loro timidezza, la loro spavalderia... le loro diverse personalità». Giovanni Anversa, vicedirettore Intratte-nimento Prime Time, parlando degli autori di questa edizione, ben 30, fra cui Checco Zalone (il favorito con l’ironica Giovanissimo papà), Enrico Ruggeri (alla sua seconda prova allo Zecchino, con Gioca con me papà) e Cesareo di Elio e le Storie Tese insieme a Filippo Pax Pascuzzi (con Il maglione), si dice soddisfatto perché lo stile di ogni lavoro ha saputo intercettare il nuovo, il contemporaneo: «Molte canzoni flirtano con le sonorità tipiche dell’odierno festival sanremese. È importante sincronizzarsi con l’attualità – ribadisce Aversa -. In questo modo facciamo buona televisione; siamo sostenibili». Citiamo anche i titoli: Ci vuole pazienza (di Carmine Spera, Flavio Careddu e Valerio Baggio), che ci insegna a saper aspettare, L’orso col ghiacciolo (di Mario Gardini e Giuseppe De Rosa), sul dramma dello scioglimento dei ghiacci, Mettiamo su la band (di D. Capotorto, R. Palmitesta, A. A. Fusaro e G. C. Biasi), un invito a fidarsi dei propri sogni, e Il panda con le ali (di Virginio e Daniele Coro), che spiega la bellezza insita nella diversità. I brani sono già disponibili su tutte le piattaforme digitali e nei negozi di dischi all’interno della compilation del 65° Zecchino d’Oro, realizzata da Antoniano con la direzione musicale e artistica di Lucio Fabbri e distribuito da Sony Music Italia. Inoltre, per la prima volta, grazie a Rai Pubblica Utilità e all’Istituto Statale per Sordi di Roma “Antonio Magarotto”, oltre 30 bambini sordi e udenti, allievi dell’Istituto, interpreteranno in LIS le 14 canzoni in gara dando vita a 14 emozionanti clip accessibili anche con i sottotitoli, e pubblicate in esclusiva su Rai Play.
E la direttrice Simoni, facendo suo un motto di Mariele, sottolinea: «Ricordiamoci che sono le canzoni e non i bambini a gareggiare; qua non ci sono divi, ma solo bambini». Se quindi il titolo di questa edizione ci sprona ad impegnarci affinché ogni giovane creatura viva i suoi anni più belli con serenità e spensieratezza, ricordiamoci pure che stare su di un palco per i più piccoli è un’autentica “ginnastica dello spirito”. Infatti recitando, ballando o cantando i bambini abbandonano le proprie paure, le ansie, le timidezze e imparano a essere sicuri di sé, pronti a vivere in società.