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 2022  dicembre 19 Lunedì calendario

Come sta il Papa? Parla l’esperto

 «Non è un paziente facile, è una “testa dura”, ma ha recuperato bene il problema al ginocchio». Giornalista e medico argentino, Nelson Castro ha scritto su invito di Francesco un libro su “La salute dei Papi”, tradotto in Italia da Piemme, e lo ha intervistato più volte sul tema. «Il problema al ginocchio ha avuto un’evoluzione davvero buona, alcuni medici pensavano a un’operazione ma lui ha rifiutato perché ha avuto una brutta esperienza con l’anestesia con l’operazione al colon del 2021. Ha un menisco lesionato per un movimento sbagliato e un po’ di artrosi come capita spesso alle persone anziane. Ma è stato seguito da un fisioterapista straordinario, ha capito che doveva riposare, ha accettato di muoversi con la sedia a rotelle. E così ha iniziato a recuperare e ora ha ripreso a camminare».
Non vuole l’anestesia per il timore che essa danneggi la testa, che serve per governare?
«La testa funziona alla perfezione, anzi, come noi diciamo in Argentina, è una “testa dura”: quando prende una decisione è molto difficile che cambi idea. Questo vale anche con i medici: li tiene a distanza».
Dicono che il dottore di Bergoglio sia Bergoglio…
«È una buona definizione: obbedisce a tutte le indicazioni ma non è un paziente facile, lo ammette lui stesso. Invece si fida degli infermieri: una gli salvò la vita da bambino e ora Massimiliano Strappetti è la persona che lo segue.
«È vero, quando l’ho intervistato a febbraio Massimiliano era con noi, una persona fantastica. È stato lui a convincerlo a farsi operare al colon».
La salute dei Papi è un segreto: la battuta è che un Papa sta bene fino alla morte e anche un po’ dopo.
«Il Papa è un capo di Stato, la sua salute ha un’importanza politica fondamentale. Per questo è stata cruciale l’idea di Francesco quando mi ha suggerito di scrivere un libro sulla salute dei Papi e mi ha parlato a lungo e con chiarezza della sua salute, consapevole dell’importanza che il tema ha per la Chiesa».
Qual è il precedente più importante?
«Quando dovette operarsi alla prostata, Paolo VI scrisse ai cardinali per dire loro che se non avesse recuperato avrebbero dovuto eleggere un nuovo Papa. Dopo i problemi creati dalla malattia di Giovanni Paolo II credo che Benedetto XVI non abbia voluto attraversare la stessa esperienza».
Quando lascerebbe Francesco?
«Se fosse veramente malato sono sicuro che rinuncerebbe, ma a parte il ginocchio la sua salute è buona. E poi pensiamo a Ratzinger: quando si dimise pensava che sarebbe morto subito dopo e sono passati dieci anni».