il Fatto Quotidiano, 19 dicembre 2022
Il Papa continua a snobbare il Tg1
Il terzo “affronto” alla tv pubblica è andato in onda ieri sera. Ovviamente sulle reti della concorrenza. Di nuovo, per la terza volta di fila, per augurare buon Natale dal piccolo schermo, Papa Francesco ha preferito la rete ammiraglia di Mediaset e non il principale tg Rai, da novembre 2021 diretto da Monica Maggioni. Una scelta che non è passata inosservata in viale Mazzini, dove i rapporti tra la direttrice e l’ad Carlo Fuortes sono compromessi dall’affaire Fiorello e dove il filo con il Vaticano è piuttosto aggrovigliato, anche a causa dello strapotere del ciellino Roberto Fontolan (amico di Maggioni). Ma il papa – che nel frattempo collabora con Mediaset anche per un programma sulle beatificazioni realizzato dalla società di produzione di don Dario Viganò – non deve aver dimenticato nemmeno il trattamento subìto qualche mese fa – correva il marzo 2022 – quando la sua dura accusa contro i governi (compreso quello allora presieduto da Mario Draghi) pronti a dare il via libera all’aumento delle spese militari fino al 2% del Pil, fu censurata dal Tg1. “Pa z z i !”., disse il papa, rivolgendosi ai leader della politica, proprio come ieri al Tg5 quando è tornato a definire la guerra “una pazzia”. Lo ripete dall’inizio del conflitto in Ucraina, chiedendo di abbandonare la furia bellicista e di mettersi al lavoro per il dialogo e la pace. Ma né nelle edizioni delle 13.30, né in quella delle 20, il tg diretto da Maggioni valutò di dare conto delle dichiarazioni di Bergoglio contro il riarmo, a differenza degli altri telegiornali Rai, di Mediaset e de La7. Un paio di settimane più tardi, venerdì santo, per la Rai sarebbe stata Lorena Bianchetti a intervistare il pontefice per il programma A Sua Immagine. Mentre Maggioni poco più tardi infilava un’a l t ra gaffe, annunciando una “dire tta” con papa Francesco su Raiuno: si trattava invece della messa in onda di un documentario a lui dedicato, che le costò una smentita ufficiale dal Vaticano. E probabilmente anche la chiusura dei rapporti con Bergoglio. Che sceglie in autonomia a chi rilasciare dichiarazioni. E ha qualche problema di salute, ma gode di ottima memoria