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 2022  dicembre 18 Domenica calendario

E SE VI DICESSIMO CHE BRUCE LEE È MORTO PER AVER BEVUTO TROPPA ACQUA? – SECONDO UN TEAM DI RICERCA SPAGNOLO, L’EDEMA CEREBRALE CHE IL 20 LUGLIO 1973 HA STRONCATO LEE A 32 ANNI È STATO CAUSATO DA IPONATRIEMIA, UNA CONDIZIONE CHE RIFLETTERE UN CONSUMO INSOLITAMENTE ELEVATO DI LIQUIDI – FINO A OGGI SI È CREDUTO CHE L’ATTORE FOSSE DECEDUTO PER UNA REAZIONE ALLERGICA A UN FARMACO CHE… -

Il celebre attore ed esperto di arti marziali Bruce Lee non sarebbe morto a causa di un edema cerebrale dovuto a una reazione allergica all’Equagesic, un farmaco composto da aspirina e meprobamato, che gli era stato somministrato come antidolorifico dall’amica e attrice Betty Ting Pei a casa di lei a Hong Kong. Secondo un team di ricerca spagnolo, l’edema cerebrale che il 20 luglio 1973 ha stroncato la vita di Lee all’età di soli 32 anni sarebbe invece dovuto all’iponatriemia, una condizione che rifletterebbe un consumo insolitamente elevato di liquidi, che supera l’escrezione renale di acqua . “In altre parole – hanno scritto gli studiosi in un articolo appena pubblicato sul Clinical Kidney Journal – , riteniamo che l’incapacità dei reni di espellere l’acqua in eccesso abbia ucciso Bruce Lee”.

Bruce Lee potrebbe essere morto per aver bevuto troppa acqua Diversi fattori suggerirebbero che Lee possa aver ingerito un eccesso di liquidi nelle ore che hanno preceduto il suo decesso, in relazione alla sua dieta, che consisteva nel consumo di molti succhi e bevande proteiche, e al consumo di cannabis, che provoca un aumento della sete. “In sintesi, Lee aveva molteplici fattori di rischio che predisponevano all’iponatriemia derivanti dall’interferenza con i meccanismi di omeostasi dell’acqua che regolano sia l’assunzione di acqua sia la sua escrezione” hanno aggiunto i ricercatori.

Per il team, coordinato da Priscila Villalvazo del Dipartimento di Nefrologia e Ipertensione, IIS-Fundacion Jimenez Diaz UAM di Madrid, Bruce Lee sarebbe morto “per una specifica forma di disfunzione renale: l’incapacità di espellere abbastanza acqua per mantenere l’omeostasi dell’acqua”.

“Ironia della sorte – hanno concluso gli studiosi – , Lee ha reso famosa la citazione ‘Be water my friend’ (Sii acqua amico mio), ma sembra che l’acqua in eccesso alla fine lo abbia ucciso”.

L’edema cerebrale e le cause della morte di Bruce Lee Sulle cause della morte di Bruce Lee, ancora oggi oggetto di discussione, sono state avanzate numerose ipotesi. Oltre all’ipersensibilità all’Equagesic, sono state emerse diverse tesi (dall’assassinio da parte della mafia alla più recente ipotesi del 2018, collegata a un colpo di calore) che non hanno trovato riscontro nei risultati dell’autopsia.

L’esame autoptico indicò la presenza di un grave edema cerebrale, che aveva causato un aumento del 13% del peso del cervello (mediamente il cervello pesa attorno ai 1.400 grammi, mentre nel caso di Lee pesava 1.575 grammi), escludendo segni di lesioni esterne. Le uniche due sostanze rinvenute nell’analisi del sangue furono i componenti dell’Equagesic e 4 grammi di cannabis, che Lee aveva masticato alcune ore prima del decesso. Quanto invece al colpo di calore, l’autopsia non evidenziò alcun segno di disfunzione multiorgano, né il 20 luglio 1973 fu un giorno più caldo della media per l’estate a Hong Kong.

Sulla base delle informazioni pubblicamente disponibili, gli studiosi ritengono invece che l’iponatriemia possa spiegare l’edema cerebrale, in quanto le manifestazioni cliniche di questa condizione, specie in caso di iponatriema iperacuta, sono soprattutto di tipo neurologico.

L’iponatriemia si verifica quando l’organismo contiene una quantità insufficiente di sodio rispetto alla quantità di liquidi, e può essere dovuta al fatto che l’organismo stesso trattiene una maggiore quantità d’acqua. Tuttavia, determinate condizioni possono portare un soggetto a bere quantità eccessive di acqua (polidipsia), il che può contribuire all’insorgenza dell’iponatriemia. Queste comprendono un’anormale assunzione di liquidi e, come detto, fattori che aumentano la sete e l’assunzione di acqua, come l’uso di marijuana, che nel caso di Lee è stato provato dall’autopsia, oltre a prove del consumo ripetuto di liquidi nel giorno della sua morte.

Secondo gli studiosi, Bruce Lee avrebbe dunque avuto molteplici fattori di rischio che predisponevano all’iponatriema, oltre a “una presentazione clinica coerente con l’iponatremia e un riscontro necroscopico di edema cerebrale che è causa di morte nell’iponatriemia grave”.

“Il fatto che siamo fatti per il 60% di acqua – hanno precisato gli studiosi – non ci protegge dalle conseguenze potenzialmente letali di un suo consumo a una velocità superiori a quelle che i nostri reni impiegano per espellere l’acqua in eccesso”.