ItaliaOggi, 17 dicembre 2022
Pannelli solari obbligatori per le nuove case a Tokyo
Quello della capitale è il primo municipio giapponese ad intervenire in maniera decisa sulle politiche edilizie affinché le nuove costruzioni possano avere una fonte di energia alternativa sui propri tetti ed alleggerire così il fabbisogno energetico del Paese, riducendo al contempo le emissioni di anidride carbonica. L’obbligo scatterà nell’aprile 2025 e il mandato è il primo nel suo genere per un ente locale nipponico: inizialmente riguarderà i grandi costruttori, cioè quelle imprese che andranno a realizzare complessi con almeno duemila metri quadri di superficie abitabile.
Il provvedimento vuole stimolare l’installazione di impianti che sfruttino le fonti energetiche rinnovabili, in primis i pannelli solari come ha riportato l’agenzia Reuters. Saranno coinvolte 50 grandi imprese edili da questo provvedimento. Sono esentate le costruzioni con un tetto inferiore ai venti metri quadrati.
La decisione è arrivata dopo un’analisi sul patrimonio edilizio privato esistente. La governatrice di Tokyo, Yuriko Koike, ha fatto notare come solo il 4% degli edifici cittadini sui quali potrebbero essere installati i pannelli solari è effettivamente dotato di questi impianti. Il governo metropolitano della capitale entro il 2030 mira a dimezzare le emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 2000: questa misura fa parte del piano per raggiungere il traguardo. Estendendo lo sguardo a livello nazionale, il Giappone è il quinto emettitore di anidride carbonica al mondo e si è impegnato a raggiungere la neutralità entro il 2050. Il percorso non sarà facile: dopo l’incidente alla centrale nucleare di Fukushima, nel 2011, l’impero del Sol Levante è tornato a fare affidamento sull’energia termica a carbone per le proprie necessità interne. Una scelta che ha ovviamente allontanato la nazione dai propri obiettivi ambientali.
«Oltre all’attuale crisi climatica globale, affrontiamo una crisi energetica dettata dalla prolungata guerra tra Russia e Ucraina», ha detto intervenendo all’assemblea, Risako Narikiyo, esponente del partito regionale Tomin Fsuto no Kai, fondato dal governatore Koike, «quindi non c’è tempo da perdere».
Il governo di Tokyo sta lavorando anche per predisporre una serie di sussidi per agevolare l’installazione dei pannelli solari; secondo quanto ha riportato il Japan Times l’amministrazione della capitale sarebbe pronta a stanziare circa 800 milioni di euro. Sono stati, inoltre, fissati obiettivi per singoli quartieri, e secondo le simulazioni effettuate l’investimento per i pannelli sarebbe coperto nel giro di dieci anni grazie all’elettricità venduta alla rete nazionale, un tempo che potrebbe essere ridotto a sei anni grazie ai contributi pubblici.