il Fatto Quotidiano, 16 dicembre 2022
I libri sulla cacca sono i più venduti
Viviamo tempi non proprio idilliaci. Fuor di metafora, tempi di merda. Specie nell’editoria italiana. Non in virtù dei soliti dettagli deprimenti su una mancata narrativa di qualità o su indici di vendite al ribasso. Semmai proprio per un filone di successo consacrato alla popò.
Le classifiche dei best-seller online, vedi Amazon o Ibs, sono da settimane monopolizzate da svariati volumi con la parola “cacca” che svetta in copertina. Niente di nuovo sotto il sole se è vero che i nostri bimbi sono abituati a crescere con titoli istruttivi come Posso guardare nel tuo pannolino?, Sette storie per fare la cacca, Ma le principesse fanno le puzzette?, Buona cacca a tutti! La novità è che a giocare con ironia sul nostro tabù più intimo sono pubblicazioni pensate e rivolte per un pubblico adulto. A nulla vale storcere il naso perché, come dimostra La cacca. Storia dell’innominabile di Nicola Davies, gli escrementi in natura sono indispensabili. Senza di essi non ci sarebbe terra fertile e pertanto niente alberi, niente ossigeno, niente cibo, niente vita. Se gli ippopotami ci sguazzano dentro, allora valga anche per i lettori. Peraltro, sulla scia di questa tendenza, si affacciano anche successi come Scoreggiare meglio di Mr. Splash della specializzata Independently published, vero e proprio sussidiario sul tema: da “i peti che hanno cambiato la storia” a “i sette metodi per nascondere i tuoi peti dall’olfatto più fine”.
In passato, trincerati nel proprio bagno, per ingannare il tempo si leggeva l’etichetta del bagnoschiuma o qualche rivista illustrata, oggi lo sguardo resta probabilmente incollato all’inseparabile smartphone. È forse per dissipare un certo ozio in quei frangenti che si è consolidata la prassi editoriale di stimolare anche la mente durante il sacro rito dell’evacuazione. Qual è dunque lo scopo di questo intrattenimento al ritmo di quiz, indovinelli, giochi di parole, barzellette, cruciverba, sudoku? Vale per tutti l’esilarante premessa in calce a Cose da fare quando sei sul trono di Mao Tze Tze, edito sempre da Independently published: “Da là fuori giungono solo notizie di guerre, macchinazioni politiche, violenze e pandemie mondiali… la tua casa è l’unico posto dove rifugiarti. Ma non sei solo, i tuoi inquilini, chiunque essi siano, popolano ogni stanza, occupano ogni angolo con la loro presenza e con i loro oggetti e con il loro chiacchiericcio. Ma hai ancora un solo, singolo, accogliente luogo dove poterti sentire capo indiscusso…”. Detto altrimenti, il cesso come un regno pressoché inespugnabile dove concedersi uno svago in santa pace.
Ecco una rassegna dei best-seller più clamorosi, propiziati anche da prezzi tutti sotto i dieci euro. Quiz da fare mentre fai la cacca di Nathan Haselbauer (Newton Compton) contempla più di duecento enigmi da risolvere nel volgere di due minuti. Fior da fiore: “Un rivenditore di auto spende 20 mila euro per acquistare auto usate. Le rivende per 27.500 euro, ricavando in media 1.500 euro per auto. Quante auto ha venduto?”. Oppure “Se ognuno dei figli di Peter ha un numero di sorelle doppio rispetto a quello dei fratelli e ognuna delle sue figlie ha tante sorelle quanti fratelli, quanti figli e figlie ha Peter?”. In Diario della cacca: 50 cose da fare mentre sei sul water di Mike Waterdown (nome omen), pubblicato dalla solita Independently published, ci sono spazi da riempire compilando per esempio una “Lista Vip Water”: i nomi di chi non si sopporta e che si manderebbe giustappunto “a cagare”. Ci si accorge durante la lettura che la carta igienica è finita? Basta strappare le pagine finali, pensate apposta per l’emergenza.
In Crimini e misteri da risolvere mentre fai la cacca di M. Diane Vogt, ancora Newton Compton, il biglietto di ingresso è inquietante: “Entrare in bagno non è mai stato così pericoloso”. Sulla scorta di sessantacinque rompicapo ci si può improvvisare detective e risolvere casi alla stregua di “Theresa è caduta accidentalmente nella piscina?”, “Chi ha rubato in casa di Louise?” o “Cosa ha usato Jenny per uccidere Max?”. In coda ci sono le soluzioni ma l’autore rassicura: “Riuscirai a risolvere il caso prima di tirare lo sciacquone”.
Sotto l’egida della popò anche le festività hanno il loro “quarto d’ora” di celebrità. Sale in classifica Cose da fare mentre fai la cacca a Natale di Bravi Buoni, targato ancora una volta Independently published. Un volume in fondo rassicurante se si ha intenzione di cedere agli stravizi. In bagno non si rischia certo di abbuffarsi di noia.