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 2022  dicembre 16 Venerdì calendario

Un’azienda di carbone indonesiana ha segnato un +1.595%. È la regina dei rialzi

L’anno borsistico della guerra, dell’inflazione, della crisi energetica, del mondo di nuovo diviso, non poteva che finire così.
Con un’azienda indonesiana che vende carbone regina dei rialzi: +1.595%. Si chiama Adaro Minerals Indonesia Tbk, e batte tutte le 2.803 azioni dell’indice Bloomberg World, staccando le inseguitrici. Tutte, peraltro, molto “old economy” e site tra Asia e Medio Oriente, senza traccia di europee o americane tra le prime dieci. La seconda per rialzi è Turkish Airlines (+618%), la terza Sasa (poliestere, Turchia, +332%), poi la banca Turkiye Is Bankasi-c (+282%) e l’indiana Adani Power (+224%).
Se l’anno scorso sotto l’albero natalizio l’investitore poteva sperare di trovare qualche titolo big tech, cripto o del lusso, stavolta rimpiangerà linee aeree turche, conglomerate emiratine, centrali indiane e simili. Più di tutte, la piccola società quotata a inizio gennaio a Jakarta, un collocamento da 58 milioni di dollari che oggi sono diventati 4,5 miliardi. Agli italiani il nome dirà poco, ai tifosi dell’Inter di più, essendo Adaro il gruppo della famiglia Thohir, attiva nel settore minerario e già padrona del club nerazzurro. Tra gli azionisti, dopo la holding Adaro col 43,9%, svetta Garibaldi Thohir che ne è presidente e ha il 6,18%. Il miliardario del carbone indonesiano è fratello dell’ex presidente dell’Inter Erick Thohir, da tre anni ministro degli Affari economici dell’Indonesia.
La performance borsistica di Adaro era ancor più rilevante nei primi tre mesi. Dopo il debutto a100 rupie il 3 gennaio, nel giro di 90 giorni l’azione è volata a 2.990 rupie, per poi consolidare ai 1.695 attuali. Merito non solo dei prezzi globali del carbone, quasi triplicati quest’anno. Adaro ha usato i profitti legati a questo fattore per diversificare nell’alluminio e nelle batterie per veicoli elettrici, quintuplicando l’utile netto nei primi sei mesi, mentre le vendite di carbone dell’azienda sono avvenute a prezzi “solo” raddoppiati (ma con volumi cresciuti del 41%). Anche se, ai prezzi attuali, Adaro ha una valutazione di 9,4 volte il patrimonio, sei volte più alta dei rivali nel settore minerario, cinque analisti sentiti da Bloomberg stimano possa salire di un 42% medio anche nel 2023.