Corriere della Sera, 16 dicembre 2022
Il treno che costerà più delle astronavi
Gli americani che si occupano di calcio hanno guardato con ammirazione le imprese del Marocco, outsider ai mondiali di calcio, mentre gli Stati Uniti, arrivati in Qatar con grandi aspettative, sono usciti al primo turno. Joe Biden, però, ha un altro motivo per guardare al Marocco con ammirazione e rammarico: dopo 40 anni di vita politica da pendolare (ogni giorno in treno dalla casa di Wilmington a Washington) tanto da essere soprannominato Amtrak Joe, il presidente vorrebbe modernizzare una rete ferroviaria priva di collegamenti ad alta velocità col piano infrastrutturale da 1.200 miliardi di dollari che ha fatto approvare in modo bipartisan dal Congresso un anno fa.
Primo obiettivo, collegare San Francisco a Los Angeles in 2 ore e 40 minuti col «treno pallottola» del quale gli americani favoleggiano da un quarto di secolo: progetto del 1996 quando è nata la Hsra (l’agenzia californiana per l’alta velocità), voto popolare nel 2008 che ha dato via libera all’opera, finanziata col denaro dei contribuenti. La linea doveva entrare in esercizio nel 2020 e costare 33 miliardi.
14 anni dopo sono stati costruiti solo i viadotti della parte centrale, nella Central Valley agricola, mentre le tratte vicino a San Francisco e Los Angeles non sono state nemmeno iniziate. Intanto il costo previsto per l’opera è salito a 113 miliardi. Nel frattempo i treni pallottola, che in Giappone esistono da quasi 60 anni, in Francia da 50 e in Italia da 20, sono arrivati addirittura in Marocco: la prima linea (Casablanca-Tangeri) con treni che viaggiano a 320 chilometri orari, progettata e costruita in 10 anni, è in funzione dal 2018.
Biden vuole recuperare il tempo perduto, ma ora che i soldi ci sono e i repubblicani non remano più contro, si scopre che quella linea probabilmente non verrà mai completata per un misto di incompetenza, costi folli e clientelismo, col tracciato che dai 560 chilometri originari è arrivato a 800 per far contenti leader locali e immobiliaristi che offrono sostegno politico in cambio di una valorizzazione dei loro terreni. Ma la Hsra, imperterrita, non solo continua a promettere che completerà l’opera (tra qualche decennio): ora annuncia addirittura che i suoi treni saranno a propulsione solare. Con un costo aggiuntivo superiore a quello del programma Artemis per riportare l’uomo sulla Luna.