Il Messaggero, 15 dicembre 2022
Il magistrato-romanziere che guida l’inchiesta Qatargate
Romanziere di successo e soprattutto magistrato in grado di far tremare l’Europarlamento. Michel Claise, 66 anni, a Bruxelles è l’uomo del momento. È lui che guida l’inchiesta della procura belga sul presunto giro di tangenti milionarie dal Qatar. E in Italia c’è già chi lo paragona ad Antonio di Pietro, il pm di Mani pulite, anche per il suo stile spregiudicato e – talvolta – sopra le righe. Tempo fa criticò duramente il governo belga: «Siamo in guerra con le catapulte e i nostri avversari sono criminali che corrono a 200 all’ora», disse a proposito della lotta alla corruzione. E ancora, rivolto all’esecutivo: «Siamo un Paese corrotto. O i politici non lo capiscono oppure sono anche loro corrotti. Un’ipotesi che non trascurerei». Claise, riporta il settimanale in lingua francese Le Vif, è massone, perché – spiega lo stesso magistrato – l’appartenenza alla Loggia lo aiuta nella «riflessione interiore». Ad accrescere la sua fama in patria, poi, oltre alle numerose interviste e comparsate tv alle quali si concede, lo hanno aiutato i suoi romanzi. Ne ha scritti una quindicina, quasi esclusivamente gialli, e hanno riscosso un certo successo.