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 2022  novembre 28 Lunedì calendario

Biografia di Hans Magnus Enzensberger

Hans Magnus Enzensberger (1929-2022). Scrittore e poeta tedesco. «Era nato nel 1929 in una cittadina della Baviera, Kaufbeuren, aveva studiato Filosofia ad Amburgo e alla Sorbona, si era laureato sulle poesie di Clemens Brentano. Nel 1961 era stato inserito in un’importante antologia di nuovi poeti e già nel 1964 una sua raccolta venne pubblicata in Italia da Feltrinelli, grazie a Enrico Filippini, che segnalò a Franco Fortini i versi del giovane scrittore tedesco (Poesie per chi non legge poesia apparve nella collana poetica del Gruppo 63) […] Sempre in quei primi anni Sessanta, ancora grazie alla mediazione di Filippini, Enzensberger tradusse per la casa editrice Suhrkamp (di cui era redattore) le poesie di Edoardo Sanguineti, in un perfetto e più coerente scambio tra le due nuove avanguardie europee, da una parte il Gruppo 47 tedesco, di cui Enzensberger era capofila, dall’altra il Gruppo 63 italiano. A quel tempo Enzensberger viaggiava sulla cresta dell’onda della sinistra tedesca, essendo precocissimo autore di saggi critici sul neocapitalismo, sul crescente militarismo occidentale, sulle storture del “miracolo economico”, sulla società dei consumi che “consuma i consumatori” (rendendoli strumenti docili), sullo sfruttamento della coscienza oltre che del lavoro, sul rapporto perverso tra politici e crimine [...] Poeta, autore di saggi, di pamphlet, di romanzi, di inchieste storiche, di drammi teatrali, scrittore per l’infanzia, Enzensberger è stato anche attivo come operatore culturale (in uno dei suoi ultimi libri, Tumulto, del 2014, ricostruì in forma diaristica i viaggi, gli incontri, i fermenti, le delusioni politiche e private degli anni Sessanta). A lui si devono due riviste antitetiche tra loro nello spirito e distanti nel tempo: Kursbuch, periodico radicale simile ai nostri Quaderni piacentini, e Transatlantik, vicino nello spirito al Diario di Piergiorgio Bellocchio e Alfonso Berardinelli, una volta esauriti gli entusiasmi e gli eccessi della politica» [Di Stefano, CdS] • «Grande viaggiatore e autore di reportage, agent provocateur, appassionato di matematica pura (il suo libro per ragazzi Il gioco dei numeri ha avuto un enorme successo tra gli adulti, anche in Italia), Enzensberger ha sempre spiazzato chi lo voleva incasellare. [...] Era un grande esperto di comunicazioni di massa. Un suo libro degli anni Settanta, Pezzi per una teoria dei media, si può leggere oggi come una profezia della trasformazione del cittadino da consumatore a soggetto dei media. In anni in cui il computer non era stato ancora inventato, Enzensberger aveva intuito il potenziale interattivo dei media. “La tecnica elettronica non conosce più contraddizione tra emittente e ricevente. Qualsiasi radio a transistor è anche potenzialmente un trasmettitore” scrisse su Kursbuch» [Vannuccini, Rep].